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martedì 19 giugno 2012

Patriciello:“Internet futuro del commercio e stimolo per la crescita”

Oggi in Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) si è parlato, tra gli altri argomenti, di mercato unico digitale; discusso un progetto di parere in materia presentato dall’On. Aldo Patriciello, da includere nella proposta di risoluzione sul completamento del mercato unico digitale, destinata alla Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori.
Nel progetto viene sottolineata l’importanza che i servizi Internet e la banda larga ricoprono nell’agenda digitale europea quali motori di crescita economica e stimolo per il commercio e l’offerta di servizi online; si invita quindi la commissione a cui verrà trasmessa la risoluzione a istituire un mercato europeo integrato dei pagamenti tramite carte, Internet e telefono mobile sottolineando l’importanza degli “sportelli unici” per l’IVA al fine di agevolare il commercio elettronico transfrontaliero per le PMI e promuovere la fatturazione elettronica; anche gli Stati membri, quindi, dovranno elaborare piani di emergenza nazionali in caso di incidenti informatici, per far fronte a eventuali interferenze o attacchi informatici di rilevanza transfrontaliera; nel parere si riconosce l’indispensabilità delle reti ad alta velocità quale prerequisito per lo sviluppo dei servizi online e invita gli Stati membri a elaborare ulteriormente i programmi nazionali per la banda larga. Anche le imprese possono beneficiare sei servizi Internet; nel parere infatti si sollecita l’adozione di misure specifiche per garantire che le PMI possano sfruttare appieno il potenziale dalla banda larga nei settori del commercio elettronico e degli appalti elettronici riconoscendo l’enorme potenziale del “cloud computing” cioè di una sorta di “nuvole informatica” che permette l’archiviazione e la memorizzazione di dati.
“Internet ha rivoluzionato la vita quotidiana dei cittadini europei ed i servizi on-line costituiscono un elemento considerato ormai imprescindibile per la nostra era. – ha affermato Patriciello nel corso della discussione in aula - Il modo di confrontare, acquistare o vendere prodotti e servizi, di gestire i propri pagamenti, di istruirsi, formarsi e mettersi in contatto con il resto del mondo non é più lo stesso di dieci anni fa. Lo sviluppo del commercio elettronico e dei servizi on-line rappresenta un fattore significativo portatore di effetti benefici dal punto di vista economico, sociale ed occupazionale soprattutto per le fasce di popolazioni più vulnerabili che abitano nelle zone rurali o in aree isolate, contribuendo a rafforzare la coesione del territorio europeo e ad affrontare meglio le sfide demografiche attuali. Nonostante la crescita esponenziale delle transazioni on-line registrate nel nostro Continente negli ultimi anni, a livello comunitario rimane un mosaico di norme e leggi in materia che limita gli utenti, impedendo di sfruttare pienamente le possibilità di acquistare o fornire prodotti e servizi. Pertanto si può evincere che la creazione di un mercato unico digitale, in grado di sfruttare il potenziale non ancora realizzato del commercio elettronico, permetterebbe di accelerare l’integrazione tra i Paesi e di garantire la piena attuazione dello spazio unico europeo perseguita da oltre 50 anni. E’ per tale ragione che l’Ue ha lanciato una strategia comunitaria in tale direzione con l’obiettivo di accompagnare e accelerare l’avvento della società e dell’economia digitale evitando che le imprese incontrino difficoltà, smarrendosi nella frammentazione delle disposizioni legislative vigenti.
In effetti, - ha continuato Patriciello - secondo uno studio elaborato da Eurostat, il costo della mancata realizzazione del mercato unico digitale da oggi al 2020 ammonterebbe a 500 MLD di euro circa, almeno il 4% del PIL europeo. Si tratta pertanto di un rischio che l’Europa non può e non deve correre specie in un momento di grave recessione economica quale quello attuale. L’obiettivo del parere di cui sono relatore è pertanto quello di eliminare gli ostacoli che finora hanno frenato lo sviluppo dell’economia digitale creando un contesto più propizio allo sviluppo di un internet più sicuro e rispettoso dei diritti e delle libertà fondamentali. Agendo in tale direzione, l’incremento del commercio elettronico produrrà da un lato effetti tangibili per i consumatori in termini di riduzione dei prezzi, di maggiore gamma di scelta e di migliore qualità di prodotti e servizi; dall’altro lato le imprese vedranno espandersi le proprie opportunità e avranno nuovi accessi ai mercati grazie ad un uso più intenso dei servizi on-line. Inoltre lo sviluppo del commercio elettronico produrrà benefici per i lavoratori generando milioni di posti di lavoro. Al fine di realizzare questi obiettivi, é necessario che i servizi internet siano offerti su larga scala e secondo regole di maggiore competitività con azioni concertate in linea con l’Agenda digitale per l’Europa.
Occorrerà inoltre accrescere la fiducia dei consumatori lottando contro la contraffazione e la pirateria informatica, migliorando le informazioni fornite dai venditori, garantendo una migliore comparazione tra siti web che offrono prodotti simili, assicurando una maggiore trasparenza sulle spese di spedizione, l’IVA e il servizio post vendita.
E’ in tale direzione che ho inteso operare auspicando che i suggerimenti della nostra Commissione potranno aiutare la Commissione IMCO nell’elaborazione di un testo lungimirante ed innovativo che permetta di sfruttare a pieno il potenziale del commercio elettronico e dei servizi on-line contribuendo al contempo al rafforzamento del mercato unico europeo”.
Il rapporto verrà sottoposto al voto della Commissione ITRE il prossimo 6 settembre.
Oggi, infine, l’On. Patriciello incontrerà il Ministro per gli Affari Europei, Enzo Moavero, che come ogni mese arriverà a Bruxelles per incontrare gli europarlamentari e discutere sui temi più importanti dell’agenda comunitaria e le attività di recepimento delle Direttive.

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