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domenica 23 gennaio 2011


NUCLEARE : ANCI  SUPERFICIALE   E  POCO RIPETTOSA DELLE COMUNITA'
Le affermazioni fatte dall’ANCI  tramite il vice presidente Salvatore Perugini 
“Quando si parla d’impianti nucleari chiediamo che siano almeno di terza 
generazione e che l’attività di controllo sia scadenzata, con una periodicità 
almeno ventennale” che ha dato parere favorevole sulla delibera Cipe per la 
definizione della tipologia d’impianti per l’energia nucleare, sono alquanto 
superficiali  e poco rispettose delle comunità   su una materia così delicata 
che riguarda le future generazioni, la salute dei cittadini e i comuni che 
ospitano i siti nucleari e in futuro quelli che potrebbero ospitare le centrali 
nucleari.
Ribadiamo che il nucleare non va condiviso né su tecnologie obsolete o su 
presunte garanzie di sicurezza. Il nucleare è antieconomico perché nessun 
privato spenderebbe nemmeno un euro in questa tecnologia. Il ritorno al 
nucleare non farà altro che appesantire la bolletta elettrica dei cittadini, 
già gravata dal costo del decommisioning delle scorie del vecchio nucleare 
italiano .La lobby nucleare punta sull’investimento pubblico  che  avrebbe 
primi  ritorni tra non meno di dieci anni senza aver risolto il problema delle 
scorie nucleari.
L’ANCI prima di esprimersi su una materia molto dibattuta all’interno delle 
comunità senta le comunità stesse, a partire proprio dalle comunità che 
ospitano i siti nucleari che da nord a Sud di ritorno dell’atomo non ne 
vogliono proprio sapere . Al contrario si chiede immediata messa in sicurezza 
dei siti esistenti e allo stesso tempo il famoso “ prato verde” propagandato da 
Sogin, ossia il rilascio bonificato dei siti stessi.

Allegato 
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Impianti nucleari: Anci dice si, 8 Regioni dicono no (compresa la 
Basilicata) 
23 gennaio 2011
“Quando si parla di impianti nucleari chiediamo che siano almeno di terza 
generazione e che l’attività di controllo sia scadenzata, con una periodicità 
almeno ventennale”: lo ha detto Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza e 
vicepresidente Anci, al termine della Conferenza Unificata, a proposito del 
parere favorevole dato dall’Associazione dei comuni italiani sulla delibera 
Cipe per la definizione della tipologia di impianti per l’energia nucleare. 
Perugini ha aggiunto che le osservazioni dei Comuni sono state condivise dal 
governo “che si è detto d’accordo”. Da quattro Regioni è arrivato il parere 
favorevole (Lombardia, Veneto Piemonte e Campania) e da 8 parere negativo 
(Emilia, Basilicata, Toscana, Sardegna Umbria, Puglia, Liguria e Sicilia) sullo 
schema di deliba Cipe ce contiene la definizione delle tipologie degli impianti 
per la produzione di energia elettrica nucleare che possono essere realizzati 
nel territorio nazionale: a riferirlo è stato Vito De Filippo, presidente della 
Regione Basilicata. Anche le Regioni che hanno dato il sì hanno chiesto di 
garantire impianti di terza generazione. “Su questa materia come è noto c’é 
divisione – ha osservato De Filippo – e alcune Regioni, tra cui la Basilicata, 
considerano sbagliata non solo la strategia generale ma questa delibera Cipe 
che è un atto impreciso per molti aspetti e superficiale”.

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