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martedì 24 novembre 2015

Rappresentazione di genere nella comunicazione locale

Le presidenti della Crpo, Angela Blasi, e del Corecom, Giuditta Lamorte, hanno presentato l’iniziativa organizzata in simbiosi e in virtù delle specifiche competenze su: “Rappresentanza e rappresentazione di genere nella comunicazione locale”.

Oggi, nella sede del Consiglio regionale, la presentazione, agli organi di stampa, dell’evento voluto congiuntamente dalla Commissione regionale per le pari opportunità ed il Comitato regionale per le comunicazioni su: “Rappresentanza e rappresentazione di genere nella comunicazione locale”. Due - è stato subito ribadito - gli obiettivi fondamentali: il primo concernente l’attivazione della forza sinergica nell’ambito della rete, il secondo strettamente connesso alla possibilità di far uscire le donne dagli stereotipi e dal linguaggio sessista. Fare rete, quindi, per dar vita ad una azione che miri alla disamina e trattazione della rappresentanza e rappresentazione di genere nella comunicazione locale. Blasi e Lamorte, presidenti Crpo e Corecom, sottolineando la giusta e necessaria interazione tra gli organi consultivi del Consiglio regionale, hanno rilevato “la necessità di un’azione congiunta e di una proficua integrazione tra i due organi consiliari, conservando le proprie specificità e con la capacità di entrambi di incidere su strumenti e meccanismi del rapporto comunicativo tra i cittadini non solo di stessa generazione, per una corretto riconoscimento della rappresentanza e la opportuna rappresentazione di genere, eludendo ogni pericolo di distorsione nella informazione ed evitando di dare notizie troppo spesso prive di fondamento, frutto evidente, se non di malafede, di poca conoscenza della materia e del fenomeno che va visitato in ogni sua angolazione nell’ottica delle parità di genere che, oltre ad avere una propria e ben chiara rappresentanza, ha diritto ad una sua precisa rappresentazione, soprattutto, ma non solo, laddove l’audience è tale da raggiungere un target di pubblico eterogeneo e numeroso. La comunicazione, infatti, è anche quella face to face, molto spesso più pregnante e significativa. Il problema è, dunque, culturale in senso ampio e gli esiti di un’attenta ricerca sul campo saranno preziosi per dare un senso totale e totalizzante alla vita della donna quale essenza e concretezza in tutte le sue manifestazioni, ora troppo spesso recondite e volutamente non riconosciute”.
“La Conferenza stampa di oggi – ha detto Angela Blasi - vuole presentare la collaborazione tra Commissione regionale pari opportunità e Comitato regionale per le comunicazioni in concomitanza con una data molto significativa, il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La volontà di mettere insieme le competenze del Corecom in ambito comunicativo e quelle della Crpo in ambito di rappresentanza di genere – ha precisato la Presidente della Crpo - crea un’utile sinergia per portare avanti un’idea destinata a mettere in risalto studi, ricerche e quant’altro sulla comunicazione di genere. Ed è indispensabile – ha aggiunto – cercare di capire la concezione che nella nostra regione, nelle sue varie espressioni e strati sociali, si ha in merito alla rappresentanza di genere”. “La comunicazione di genere – ha sottolineato Angela Blasi - è indispensabile per combattere la violenza e per educare al rispetto ed alla valorizzazione delle differenze, di qualsiasi tipo esse siano, considerandole patrimonio e occasione di arricchimento per tutte e tutti. L’obiettivo che la Crpo ed il Corecom si prefiggono è quello di stimolare un dibattito, un approfondimento culturale e scientifico, attraverso la raccolta e pubblicazione di tesi di laurea di studenti dell’Università degli Studi della Basilicata, dedicate alla trattazione ed alla disamina della rappresentanza e della rappresentazione di genere e delle pari opportunità nella comunicazione locale. Una raccolta – ha aggiunto - che potrà essere risorsa comune per comprendere quanto e come la nostra regione percepisca tali tematiche. Nostro partner – ha concluso - sarà l’Unibas, che già collabora con la Crpo grazie ad un protocollo d’intesa già stipulato”. Per Giuditta Lamorte: “ La violenza sulle donne è una violazione dei diritti umani ed in un momento di crisi strutturale come quello attuale è opportuno riassegnare al concetto di violenza di genere il giusto valore ed il giusto significato. Violenza sulle donne non è solo il femminicidio, per quanto fatto gravissimo, ma ogni discriminazione che si fondi sul genere, sono violenza gli stereotipi di genere ed il linguaggio sessista. Costituisce violenza anche Il tasso di occupazione femminile che, in un momento di crisi economica comporta l’espulsione dal mondo del lavoro dei soggetti deboli e tra questi la donna, essendo vista storicamente e culturalmente come angelo del focolare e, quindi, dedita al lavoro di cura. A questo si aggiunga che le donne, a parità di qualifica, tendono ad essere pagate molto meno dei loro colleghi uomini (gender pay gap o divario retributivo)”. “Il problema delle discriminazione di genere – ha sostenuto la presidente del Corecom - si lega inevitabilmente alla questione delle pari opportunità in senso sostanziale, lo sviluppo e l’affermazione delle politiche di genere enfatizzerebbe le differenze per raggiungere l’uguaglianza, offrendo alle donne la possibilità di abbattere le barriere sociali e culturali che ne impediscono l’ingresso, a pieno titolo, nel mondo del lavoro e nell’economia del Paese. Tutto questo può essere inquadrato nel concetto di stereotipi di genere che incidono attraverso la comunicazione sul modo di vedere della società, è per questo motivo che la sinergia tra Corecom e Crpo risulta fondamentale al fine di sviluppare una adeguata consapevolezza circa la rappresentanza e rappresentazione di genere e delle pari opportunità nella comunicazione locale”. “L’iniziativa – ha comunicato Giuditta Lamorte - avrà ad oggetto una ricerca su basi scientifiche, sociali, antropologiche e giuridiche sul tema della comunicazione di genere in ambito locale e favorirà la pubblicazione, come già esposto dalla presidente Blasi, delle tesi prodotte e discusse nel 2016 da studenti iscritti presso l’Università della Basilicata, sul tema in oggetto”. “L’idea di presentare questa iniziativa congiunta a ridosso del 25 novembre, sta nella volontà di ricordare, come indicato dalle Nazioni Unite, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che cade appunto in questa data e, al fine di accrescere la consapevolezza riguardo questo problema che affligge la società moderna, le Nazioni Unite hanno promosso, tra le tante, un’iniziativa chiamata ‘Orange the world in 16 day’, invitando ad indossare capi di colore arancione allo scopo di creare consapevolezza e coinvolgimento, per questo la decisione di indossare indumenti di colore arancione durante la conferenza stampa”. “’Date alle donne occasioni adeguate ed esse potranno fare tutto, diceva Oscar Wilde. Aggiungerei – sottolinea Giuditta Lamorte - sviluppiamo adeguate politiche di genere che favoriscano e promuovano l’ingresso delle donne in tutti gli ambiti sociali, anche attraverso una adeguata comunicazione scevra da stereotipi di genere”.

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