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mercoledì 25 novembre 2015

Il Programma No Bulls Be Friends, finanziato nell’ambito dell’iniziativa Azione ProvincEgiovani

Il Programma No Bulls Be Friends, finanziato nell’ambito dell’iniziativa Azione ProvincEgiovani, è nato da un’intesa tra l’UPI e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di sensibilizzare, attraverso l’arte del teatro, le nuove generazioni sul fenomeno del bullismo al fine di promuovere una cultura del rispetto e dell’accettazione di sé e dell’altro. No Bulls Be Friends favorisce l’aggregazione giovanile a livello locale stimolando la creatività dei ragazzi attraverso la drammatitizzazione. Nell’ambito del programma No bulls be friend la Provincia di Potenza con il CSV Basilicata, l’Associazione La luna al guinzaglio, il Liceo Artistico e Musicale di Potenza l’Istituto d’Istruzione Superiore “Gasparrini” di Melfi e l’Istituto d’Istruzione Superiore F.S. Nitti-Falcone-Racioppi di Potenza ha candidato il progetto“Download the bullies”. Gli studenti degli Istituti superiori partner, attraverso un attivo coinvolgimento che li ha resi protagonisti dell’iniziativa in tutte le sue fasi di realizzazione, hanno partecipato a laboratori, seminari di ascolto, alla compilazione di un questionario e alle attività teatrali. In uno dei laboratori gli studenti si sono cimentati nell’invenzione di nuovi termini coniati dall’unione del termine bullismo con altre parole ad essa legate. Sono così nati i termini: BULLEZZA (bullismo + debolezza), BULLICRIME (bullismo + lacrime ), BULLICIDIO (bullismo + suicidio).
Output finale del percorso coordinato dall’Associazione La luna al guinzaglio è stata la messa in scena di una pièce teatrale per veicolare messaggi di contrasto al fenomeno del bullismo. La piece è stata rielaborata in modo del tutto simile ad un filmato di brevissima durata, che ha animato gli oggetti facendo sintesi del percorso teatrale messo a punto dagli studenti . L’animazione registrata e visibile nell’Unità Teatrale di Informazione Mobile è capace di condensare l'attenzione in situazioni di piazza o di qualsiasi tipo, in grado di essere mandata in loop e di avere un effetto moltiplicatore, data la caratteristica virale di itineranza del progetto, che corrisponde alle modalità comunicative familiari ai giovani
Il trailer Download the bullies, frutto del lavoro svolto, è stato candidato al concorso nazionale promosso nell’ambito dell’iniziativa No Bulls Be Friends (www.nobullsbefriends.it) ed ha ottenuto il secondo premio con la seguente motivazione:
Il video trailer presenta in maniera originale percorso realizzato dai ragazzi nell’ambito del progetto, integrando efficacemente diversi linguaggi: fotografia, musica e montaggio si mettono al servizio del messaggio espresso dai giovani protagonisti. Buono il mix tra i contenuti più documentaristici e le suggestioni creative. Il messaggio veicolato è trasmesso in maniera efficace. Il premio è costituito da attrezzature scolastiche per gli Istituti che hanno partecipato. Il Presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, nel congratularsi per l’ottimo risultato, rileva come l’azione sinergica tra Provincia, Istituti sclastici, Associazioni e le ottime professionalità conivolte, ha permesso di affrontare un tema particolarmente delicato con soluzioni creative, originali che coinvolgono gli studenti con molta semplicità. Il trailer sarà presentato il prossimo 12 dicembre nel corso di una iniziativa sul cyberbullismo promossa dal Liceo artistico e musicale di Potenza e l’Associzione “Il cielo nella stanza”.
Risultati del questionario
Entrando nel merito dell’indagine, in primo luogo possiamo dire che solo il 25,2% dei soggetti intervistati non ha mai personalmente assistito ad atti di bullismo. L’82,6% degli studenti ha udito offese, umiliazioni e prese in giro nei confronti di compagni, il 65,13% ha assistito ad episodi di emarginazione e isolamento. Il 70% degli studenti considera insulti, offese e umiliazioni espressioni della vita scolastica quotidiana e circa un terzo dei giovani ritiene che costringere un compagno a subire molestie sessuali non rappresenti un atto di bullismo. Addirittura il 43,5% ha assistito personalmente a episodi di violenza fisica/sessuale. Di fronte a episodi di bullismo il 52,2% dei rispondenti ha preferito non intervenire a difesa della vittima, solo il 10,7% è riuscito a parlarne con i propri genitori o con gli insegnanti ed esclusivamente il 26,4% è intervenuto direttamente a difesa del compagno/a. Il 20,7% dei rispondenti dichiara di aver subito episodi di bullismo. Tra questi, un quarto ha subito violenza fisica/sessuale e il 63% ha ricevuto insulti ed umiliazioni. Emerge che negli ambienti scolastici non è raro imbattersi in situazioni in cui si verificano con una certa continuità prepotenze all’interno del gruppo dei pari; Il 19,1% dei giovani intervistati dichiara di aver agito almeno una volta con prepotenza e aggressività nei confronti di un pari. Il 47,4% degli intervistati ritiene che la causa del bullismo sia da attribuire ad un bisogno di attenzione, il 31,5% ipotizza un disagio familiare e solo il 20,6% dei ragazzi ritiene che sia da ricondurre ad un disagio scolastico o all’emulazione di comportamenti violenti diffusi dai media. 4 ragazzi su 5 ritengono che debbano essere le Autorità a tutelare chi è vittima di bullismo mediante sanzioni o provvedimenti giudiziari e attraverso un percorso di denuncia che consenta alla vittima di segnalare in modo protetto e senza timori se subiscono angherie dai loro pari. Solo 8 ragazzi sul totale degli intervistati ritiene sia importante prevenire tali episodi attraverso nuovi percorsi psicoeducativi, di ascolto e consapevolizzazione, che vedano protagonisti insieme giovani, genitori e insegnanti.

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