“Nel quadro dell’intervento del governo per accelerare l’utilizzo delle risorse comunitarie (art. 9 del decreto “del fare”)

“Nel quadro dell’intervento del governo per accelerare l’utilizzo delle risorse comunitarie (art. 9 del decreto “del fare”) è stato approvato un importantissimo emendamento con il quale si dà reale consistenza allo strumento dei ‘Contratti istituzionali di sviluppo’ previsti dalle norme sul Federalismo fiscale, per la rimozione di squilibri economici e sociali tra le diverse aree del Paese”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico (Pdl) commentando l’approvazione da parte delle Commissioni riunite Bilancio e Affari istituzionali della Camera dell’emendamento da lui proposto insieme al collega Galati . “ Gioverà ricordare che le Regioni più sviluppate hanno utilizzato il 49,4% delle risorse comunitarie, mentre in quelle meno sviluppate la spesa si ferma al 35,7%: il rischio di definanziamento dei fondi comunitari era dunque rilevante. La norma da noi proposta prevede un uso coordinato di tutte le risorse disponibili (in particolare Fondi europei e Fondo per lo sviluppo e la coesione, ma non bisogna dimenticare i cofinanziamenti regionali) per accelerare la realizzazione di nuovi progetti strategici, sia di carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, di rilievo nazionale, interregionale e regionale, aventi natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi. Si offre dunque a Regioni, Comuni e imprenditori una vasta tipologia di progetti finanziabili. Il procedimento è attivabile da tutti i soggetti istituzionali coinvolti. Sviluppo Italia sarà impegnata nello sviluppo dei progetti e nell’accelerazione dei procedimenti. Abbiamo quindi aperto la strada per il finanziamento di nuovi progetti e la piena definizione di progetti già presentati, ma rimasti impantanati nelle pastoie burocratiche. Sta ora alle classi dirigenti, in particolare quelle del Sud, attivarsi per l’avvio di una stagione di investimenti e di sviluppo economico”.