La Provincia di Matera patrocina la II Conferenza nazionale sull’Amianto
Il presidente Stella: “In prima linea per la messa al bando dell’amianto nel mondo”
Il 6, il 7 e l’8 novembre Torino ospiterà la II Conferenza nazionale sull’amianto dal titolo “Amianto e Giustizia”. Alla tre giorni dedicata alla grande piaga, causa di migliaia di vittime solo nel nostro Paese, parteciperanno associazioni di categoria, istituzioni e sindacati che, partendo dalla messa in comune dei problemi, proveranno a ipotizzare percorsi di risoluzione. “Torino – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Salvatore Auletta – è il simbolo della lotta all’amianto. La città che, il 10 dicembre prossimo, ospiterà il più grande processo che sia mai stato celebrato in Italia per malattie professionali e malattie ambientali da esposizione all’amianto. Parliamo del procedimento penale contro i responsabili della multinazionale Eternit, colpevoli della morte accertata e “certificata” di 3.000 persone tra lavoratori e cittadini esposti (anche se tutti sappiamo che le responsabilità della Eternit sono molto più ampie).” Oltre al lavoro di studio e di indicazioni operative che sarà portato avanti nelle sale congressuali, i partecipanti al convegno scenderanno in piazza: “per dare un segno tangibile, a tutta l’Italia, dei danni che l’amianto ha provocato e può continuare a provocare.” I lavori saranno portati avanti da 5 gruppi di lavoro che si divideranno le tematiche su cui discutere. Il presidente dell’AIEA Valbasento, Mario Murgia, parteciperà, al gruppo di lavoro dal titolo L’amianto in Europa e nel mondo: “in cui proveremo a tracciare le linee guida di una politica che l’Italia e l’Europa possono attivare per arrivare alla messa al bando totale dell’amianto.”“Che fare per le vittime dell’amianto? Per gli ex esposti? – ha concluso il presidente della Provincia, Franco Stella – È urgente chiedere e avere giustizia per tutti, anche per le vittime del nostro territorio. Noi come Amministrazione provinciale abbiamo patrocinato l’iniziativa perché crediamo che la solidarietà istituzionale sia un dovere, per chi amministra, e un diritto, per i cittadini. Non lasceremo solo nessuno, in piazza il 6 novembre ci saremo anche noi.”
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