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lunedì 2 novembre 2009

La difesa dell’occupazione e la richiesta di una politica industriale in grado di dare al nostro Paese una nuova missione produttiva, sono gli obiettivi che la CGIL si pone per uscire dalla crisi.

Affinchè sulla crisi non cali il sipario, ma se ne continui a parlare in quanto essa permane e i suoi effetti sono sempre più drammatici e devastanti nei confronti dei lavoratori le cui aziende chiudono e il cui salario è sempre più esiguo rispetto alle emergenze quotidiane, nei confronti dei pensionati le cui pensioni basse non consentono loro di garantirsi neanche il minimo per sopravvivere, nei confronti dei cassintegrati le cui indennità di sostegno non sono eterne e mancano le alternative per essere ricollocati nel mondo del lavoro, la CGIL Nazionale ha dato inizio ad una grande mobilitazione che consiste nel rendere note a livello nazionale le crisi ind.li di ogni regione. A partire dal 19 ottobre e fino al 13 novembre p.v., in ben 4 piazze romane (piazza Barberini, piazza Navona, piazza Santi Apostoli, Piazza del Popolo) ogni giorno si alterneranno, in presidio, le venti regioni italiane che, coi lavoratori delle diverse aziende in crisi, spiegheranno la crisi dal loro punto di vista. Un dialogo aperto sulle tante difficoltà che si stanno attraversando in questa dura fase economica e su come sta mutando la vita di un paese tra licenziamenti, cassa integrazione e chiusure di aziende. “Mettere in piazza” gli effetti della crisi sul lavoro e sui lavoratori, dovrà servire a stimolare il Governo Nazionale, che continua a sottovalutare la crisi, a recepire le proposte della CGIL per affrontare fattivamente la crisi con interventi a tutela dell’occupazione e dell’apparato produttivo promuovendo una strategia industriale per il dopo crisi. Questa mobilitazione è di preparazione alla grande manifestazione nazionale della CGIL che si terrà il 14 novembre p.v. a Roma sulla crisi occupazionale e industriale del paese. La Basilicata sarà presente a Roma il 3 novembre p.v. al presidio di Piazza Santi Apostoli. Da Matera partirà un pulman con lavoratori di alcune delle aziende in crisi della nostra provincia: settore mobile imbottito: Calia e Nicoletti; settore chimico: Panasonic, CFP, Nylstar, Green Laether; settore metalmeccanico: Ferrosud; settore servizi: Alvi e Coop. Ciclat. Questi lavoratori daranno voce, nella capitale, al dramma vissuto per la chiusura o la crisi delle proprie aziende e per rivendicare quell’attenzione, oggi completamente mancante, del Governo Nazionale che deve promuovere misure necessarie per avviare quel processo di reindustrializzazione nei siti dismessi con cui ridare lavoro e salario a questi lavoratori, oggi collocati in mobilità o cassa integrazione. La Cgil di Matera ritiene che non vada abbassata la guardia rispetto alla crisi richiamando a responsabilità il governo Nazionale acchè faccia la sua parte per contrastarla e per arginare gli effetti della stessa. E per queste ragioni che, il 3 novembre p.v., la Cgil di Matera, coi lavoratori di alcune delle aziende in crisi, sarà presente al presidio di Piazza Santi Apostoli per denunciare la grave difficoltà che vive l’economia ind.le del territorio materano.

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