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martedì 20 ottobre 2009

300 milioni di euro al settore lattiero-caseario dall’Ue

L’On. Patriciello: “Grande risultato: ecco i benefici per gli allevatori italiani

Dopo la decisione del Consiglio dei ministri europei riunito a Lussemburgo di stanziare in favore del settore lattiero caseario 280 milioni di euro, l’eurodeputato del PdL Aldo Patriciello è intervenuto per spiegare l’importanza e i riflessi del provvedimento sull’intera categoria: “I ministri europei hanno trovato un accordo per mettere a disposizione del settore lattiero caseario i fondi europei ancora disponibili del bilancio agricolo 2010, insieme ad un mini pacchetto di misure per dare una immediata boccata d’ossigeno agli allevatori. Si tratta di un grande risultato che ora attende il vaglio del Parlamento europeo. Giovedì a Strasburgo dovremo pronunciarci – afferma il deputato europeo – sulla creazione di questo fondo pari a circa 300 milioni per il latte. I ministri delle Finanze europei dovranno avallare il tutto e poi le somme saranno finalmente suddivise tra gli Stati membri in base alle quote di produzione. Per gli allevatori italiani si tratta di una risposta da tempo attesa ma che contiene una grande novità. Da Lussemburgo – precisa l’On. Patriciello - arriva anche la notizia che i ministri hanno aperto la strada ad elargire un aiuto all’ammasso privato dei formaggi. In sostanza estendere al settore del latte la clausola d’urgenza che permette a Bruxelles di prendere misure immediate in caso di crisi del mercato. Ora, considerando quanto il nostro paese si distingua per la produzione di formaggi, tutto ciò rappresenta un enorme beneficio”. La decisione ricordata dall’On. Patriciello è stato ufficializzata dalla commissaria europea all’Agricoltura Mariann Fischer-Boel. L’eurodeputato ha poi sottolineato due elementi importanti della trattativa: “Trovare questi soldi – ha affermato – non è stato facile ma quello che emerge è la positiva sinergia nata tra il governo italiano, nella persona del ministro per le Politiche agricole e forestali Luca Zaia, e quello francese. I commentatori lo hanno giustamente definito un asse. Io lo definirei un reciproco appoggio e sostegno. L’obiettivo, ed è questa l’altra grande novità – ha concluso l’eurodeputato – è arrivare a realizzare delle condizioni di mercato libero tali da valorizzare i nostri operatori del settore e difendere un primato mondiale che l’Italia detiene in quanto a produzione di formaggi tipici”. La misura produrrà effetti sul comparto che conta in Italia 40mila stalle con quasi due milioni di mucche e circa 200mila occupati e 35 riconoscimenti a livello comunitario in materia di formaggi tipici.

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