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mercoledì 31 agosto 2011

Protestano per l'asilo politico gli immigrati del Cara di Pisticci Scalo.




di ANGELO D' ONOFRIO

PISTICCI - I 128 nordafricani accampati presso il il Motel "La Pace", giunti a Pisticci Scalo circa 20 giorni fa da San Giorgio Lucano, hanno inscenato una protesta, tentando di bloccare la ss 407 "Basentana". Attimi di tensione con l' intervento delle forze dell' ordine per normalizzare l' area, a ridosso del distributore di benzina Eni.
Chiedono, dal loro approdo in Italia, lo status di "rifugiato politico", ma i tempi burocratici si allungano.
Un tema delicato quello della presenza sul territorio lucano di immigrati, che coinvolge diverse istituzioni, con responsabilità differenti.
Arrivati a Pisticci su disposizione della Prefettura di Matera, sono ad oggi assistici dal consorzio di cooperative "La città essenziale" e da personale del 118. A metà mese c' era stato anche un incontro interlocutorio tra la Provincia di Matera, il Comune di Pisticci, i Vigili del Fuoco e le reti associative di assistenza.
Lo stesso sindaco Di Trani giorni fa, attraverso una nota, si lamentava per la tempistica con cui l' amministrazione comunale era stata avvisata dell' arrivo dei nordafricani e soprattutto per le condizioni igienico-sanitarie della struttura che li ospita. 
Una situazione relativamente tranquilla quella del piccolo Cara (Centro di accoglienza richiedenti asilo) pisticcese. Fino alla protesta odierna del "fine ramadan", non c' erano stati grossi segni di tensione da parte dei 128 giovani nordafricani.

A Marconia lo "sMemorandum in Camper"




di ANGELO D' ONOFRIO

PISTICCI - Ha fatto tappa a Marconia di Pisticci lo "sMemorandum in Camper", l' iniziativa voluta da "Ola" e "No Scorie Trisaia" per sensibilizzare l' opinione pubblica sui temi dell' ambiente e della salute, a partire dalla "questione petrolio".
L' occasione era data dal Making Art Festival - contenitore di arte creativa, organizzato dall' associazione culturale "Emanuele 11 e 72" - con in programma  una stracittadina, due concerti musicali all' aperto, due videoproduzioni (il film Passannante di Ulderico Pesce e l'inchiesta "Amara Lucania" di Andrea Spartaco), un aperitivo culturale sul tema del brigantaggio. 
Nella serata conclusiva dibattito aperto sui temi del petrolio e del Memorandum d' intesa Stato-Regione dello scorso aprile. Dare voce alla Valbasento e a Pisticci, territorio in cui si perfora dai tempi di Mattei. Un territorio che ha avuto l' Anic e su cui giace un centro oli attualmente attivo.



"L' iniziativa dello sMemorandum nasce per chiedere una moratoria sulle attività minerarie in Lucania. - ha detto in apertura Felice Santarcangelo di "No scorie Trisaia" - Le società petrolifere sono spinte a venire in Basilicata perchè non sono dovutamente controllate e per i facili introiti. Pisticci con i suoi 30 milioni di mc di gas e 33 milioni di mc di petrolio annui, attraverso un assurdo sistema di ripartizioni, che si basa su limiti di franchigia per pozzo, non riceve nessuna royalties. Chiediamo anche alla Regione Basilicata una legge di abbattimento dei limiti di emissione delle sostanze inquinanti, uniformandosi ai livelli dell' OMS."
Ha preso poi la parola Antonio Bavusi della Ola. "Tutto è iniziato a Pisticci nel 1950. Attualmente si contano 18 concessioni di coltivazione e 7 di ricerca, con la presenza di un centro oli, dove il petrolio viene desolforizzato. Un' area altamente inquinata, con le attività di Tecnoparco e la previsione di un mega-stoccaggio di gas".
Dopo le parole del ten. Di Bello dell' associazione Ehpa, che ha esposto gli ultimi dati sull'inquinamento del Pertusillo, è intervenuto Mario Murgia, dell' associazione esposti amianto. "I dati sulle malattie professionali dei lavoratori della Valbasento iniziano ad essere preoccupanti. Sui 5000 ex-dipendenti sono stati chiamati finora per lo screening in 1700. Su 270 ammalati di tumore, ci sono stati 170 decessi. La situazione è simile a quella di Acerra, il cui stabilimento nasce 14 anni dopo Pisticci. Ma l' esposto fatto alla Procura di Matera non ha sortito finora nessuna apertura d' indagine".
A conclusione del dibattito intervento del consigliere regionale dell'Idv, Nicola Benedetto. "Con il Memorandum le estrazioni di petrolio in Basilicata si triplicheranno. La situazione della Valbasento è sotto gli occhi di tutti. Un' area industriale che l' ENI non vuole bonificare, una società di servizi che tratta rifiuti liquidi provenienti da ogni dove, un progetto sproporzionato di immagazzinamento di gas nei vecchi pozzi ENI, 8000 tonnellate di rifiuti provenenti da Potenza e diretti alla Recisa di Pisticci e, come se non bastasse, il ritorno dell' ipotesi di costruzione di una mega-centrale di 800 Mw, su cui il prossimo 20 settembre presenterò in consiglio regionale una mozione di opposizione". 
Un dibattito serio per prendere coscienza ed attivare atteggiamenti di partecipazione nelle scelte che considerano centrale l' ambiente ed ancor di più la salute dei cittadini. Obiettivo centrato da sMemorandum a Marconia e condiviso da "Emanuele 11 e 72", l'associazione culturale che, in nome di Emanuele, ragazzo stroncato da un tumore a soli 25 anni, si batte per la legalità, autofinanziando analisi ambientali indipendenti con i proventi della tre-giorni di Maf.

"E...state nei parchi" al Centro di Educazione Ambientale “Il vecchio faggio” di Sasso di Castalda


Volgono al termine, presso il Cea “Il vecchio faggio” di Sasso di Castalda, le attività di: “E...state nei parchi”, progetto di educazione ambientale promosso a livello nazionale dal Ministero dell’Ambiente e realizzato in Basilicata dal Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese con la collaborazione del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
L'iniziativa denominata “CAMPO ESPERIENZA NATURA” è finalizzata ad informare, sensibilizzare ed approfondire la conoscenza del territorio lucano e, in particolare, di quello del Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese e di quello del Parco Regionale di Gallipoli Cognato - Piccole Dolomiti Lucane.
Le attività, che hanno preso il via 4 settimane fa, vedono impegnati i due Parchi con la rete di Centri di Educazione Ambientale e degli Osservatori Ambientali per la Sostenibilità appartenenti alla RETE REDUS.
Nella realizzazione delle attività con i bambini ed i ragazzi residenti nei Comuni del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese il Centro di Educazione Ambientale “il vecchio faggio” di Sasso di Castalda è stato uno dei CEA che ha organizzato le attività con i ragazzi che hanno voluto aderire al progetto.
Il CEA, impegnato durante l'intero anno nella realizzazione delle attività di educazione ambientale, in queste settimane, grazie ad “E…state nei Parchi“, ha accolto più di cento ragazzi, tra i 9 e i 16 anni, provenienti dai Comuni del Parco: Pignola, Sant’Angelo le Fratte, Anzi, Tito, Gallicchio.
Con l'ausilio di tutor esperti ha guidato i giovanissimi lungo un itinerario educativo ed avventuroso, coinvolgente e dall'estremo fascino naturalistico. Il territorio di Sasso di Castalda, infatti, con la sua straordinaria ricchezza di biodiversità permette di coniugare il contatto con una natura ricca ed incontaminata e la scoperta del patrimonio storico ed artistico del piccolo borgo.
Il diario di bordo dei ragazzi protagonisti dell'avventura si è ripetuto in queste settimane con grande successo e con la completa approvazione dei bambini che si sono mostrati entusiasti delle attività loro proposte e si sono resi attori di un esperienza nuova e ricca. E' così che i giovanissimi hanno vestito i panni dei giornalisti tra le vie del paese per scoprirne autonomamente le radici e la storia del proprio territorio e si sono poi fatti esploratori tra i sentieri boschivi, avventurieri lungo la “via dell'acqua” e presso le sorgenti dei fiumi ancora poi attenti osservatori della biodiversità presso l'Oasi faunistica del Cervo e lungo il percorso geologico alla scoperta di affioramenti di rocce che si sono formate e trasformate nel corso dei secoli.
Domani, 1 settembre 2011 dalle ore 10.00, mentre si avvia alla conclusione l'ultima settimana di “E...state nei parchi”, i ragazzi saranno guidati “a spasso nel bosco” in località Costara per familiarizzare con l'ambiente che li circonda. Nell'anno internazionale delle foreste, i tutor hanno pensato di approfondire la conoscenza dell'ecosistema del bosco e della sua biodiversità e attraverso un percorso di ricerca sul campo, che prevede laboratori didattici e giochi di riconoscimento della flora, i partecipanti possono scoprirne i tesori, tra cui il maestoso e secolare “Vecchio Faggio”.

Aglianica Wine Festival.




Anche quest'anno torna Aglianica Wine Festival! 
La kermesse, considerata una delle più importanti in Italia nel suo comparto, ha visto nella passata edizione la presenza di  più di 6mila visitatori  in soli 3 giorni 
“Aglianica Wine Festival” non è solo un momento di “mero divertimento” ma un pretesto per fare marketing territoriale, per dare un segnale forte di ripresa dell’economia del territorio che passa attraverso il turismo e l’eno-gastronomia. 

“Aglianica Wine Festival” è un momento di incontro e confronto tra le realtà imprenditoriali “abili  e capaci” che creano ricchezza, sviluppo e occupazione, le istituzioni attente alla creazione di strumenti di ripresa economica e la collettività che sta soffrendo un periodo di vero disagio; il tutto armonizzato da spettacoli di grande fascino attrattivo, workshop di grande valore sociale e culturale e tante tante degustazioni. La città di Venosa accoglierà come sempre con la massima cordialità la miriade di visitatori e gastronauti che vorranno visitarla. 
Sarà un oasi felice per tutti. Per i gastronauti più esigenti verranno organizzati degustazioni guidate dei più importanti vini della Basilicata, primo fra tutti l'Aglianico e percorsi di educazione al gusto dei nostri prodotti di eccellenza; per le famiglie che intenderanno trascorrere qualche momento di relax degustando i nostri prelibati prodotti sarà possibile visitare il mercatino e sostare in un area ristoro dove godersi gli spettacoli in un’atmosfera di alta convivialità;  verranno offerte tante occasioni di “divertimento consapevole” senza dover necessariamente abusare di alcool. 
Il tutto magistralmente contenuto nella splendida cornice del Castello del Balzo a Venosa. La Manifestazione che durerà 3 giorni dal 30 Settembre al 2 ottobre è stata ideata e sarà diretta dall’Ass.ne Aglianica di Rionero in Vulture coadiuvata dall’Amministrazione Comunale di Venosa e dall'APT di Basilicata. 
Sarà una “Aglianica gustosa" che come sempre non mancherà di lasciare in ogni cuore un ricordo lieto e profondo. 

Camera di Commercio di Matera.Assonautica Basilicata su campionato invernale di vela.




L’organizzazione nel Metapontino del Trofeo Megale Hellas, il 1° campionato di regate durante il periodo invernale, contribuisce a promuovere gli sport diportistici e l’offerta della rete portuale che ha in Assonautica Basilicata una realtà attenta alle attività di promozione e dei servizi. A dimostrarlo l’arrivo di imbarcazioni di diversa stazza e la scelta dei villeggianti di praticare sport velistici a vario livello, per una semplice uscita o per misurare le proprie capacità in mare. 
“ Guardiamo e sosteniamo con interesse – ha detto Carmelo Gagliardi, responsabile attività sportive di Assonautica Basilicata – a iniziative come quella che hanno visto lavorare insieme i circoli Vela degli Argonauti di Pisticci, Nautico lucano , Velambiente di Policoro, Nautico di Sibari per organizzare con il trofeo “ Megale Hellas” un campionato invernale di vela. L’auspicio è che si possa coinvolgere anche altre realtà portuali , come già accaduto e con successo nella Staffetta nautica per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia che ha toccato, proveniente da Taranto, i porti degli Argonauti e di Marinagri e successivamente, sul Tirreno, anche Maratea. La nautica è un settore in crescita e la conferma viene dalla nostra Associazione che ha attivato, a un anno dalla costituzione, servizi logistici ai diportisti, iniziative di promozione e informazione sull’offerta ricettiva e degli itinerari turistici ed enogastronomici Un invito,pertanto, agli appassionati, a iscriversi ad Assonautica per scoprire una Basilicata segnata da questo tipo di itinerari.

Personale di Maria Pia Pondrandolfo a Matera.


Giovedì 1 settembre 2011 alle ore 20.00 nella sala meeting di Palazzo Gattini inaugurazione della personale di Maria Pia Pondrandolfo. 
Maria Pia Pontrandolfo vive e lavora a Bologna. Con il gesto pollokiano crea spazi alle sue idee-pulsioni fondendo acquerello e matericità. Superfici tormentate ma eleganti nel desiderio di varcare quei confini e metabolizzare il cosmo dentro e fuori di se stessi. Riscoprire se stessi, attraverso la biografia, e le tecniche miste, per capire in fondo che il disagio non è individuale né sociale ma “culturale”. 
L’arte, la musica, la poesia sono tutti viaggi, in mondi possibili, il cui escursionismo simbolico dona la catarsi. Incuriosirsi, dialogare, ritrovare l’arte di vivere giocando con se stessi, ecco il rimedio di Maria Pia, nelle sue dissoluzioni pantoplastiche della materia: spilli, paillettes, oro e sale, nel desiderio di ricostruire un orizzonte di senso, andando oltre la soglia fino al proprio “centro di gravità permanente”. La società è folle, allora ecco le pause, i time out, i quadri con le anime e le emozioni, dalla gioia alla solitudine con preziosità ed eleganza.

Maria Pia Pontrandolfo si è diplomata all’Accademia di Belle arti di Bari, nel corso di scenografia e trasferitasi a Bologna ha frequentato il corso di Pittura all’Accademia di Brera.
Nel 1995 prende parte alla IV Biennale dell’acquerello a Albignasengo ottenendo un importate riconoscimento per la tecnica dell’acquerello.
Partecipa a diverse mostre e collettive fra cui Modena e Vignola, isole Eolie, ha conseguito il primo premio in un concorso tenutosi a Modena.
A maggio 2009 partecipa ad Arte sotto i portici a Bologna.
Dal 30 maggio al 27 giugno personale al palazzo marche sale di Santeramo in colle.
A settembre personale al caffè Zanarini a Bologna.
Attualmente le sue opere sono esposte presso la galleria Vieceli a Cannes e Parigi. 

Progetto Geogastock Per CONFAPI ricadute positive sulle imprese locali




Secondo CONFAPI Matera, la costruzione della centrale di stoccaggio di gas in Valbasento, potrebbe avere ricadute positive sullo sviluppo locale in conseguenza della rilevante mole di lavoro che ne deriverebbe per le imprese del territorio.
Nonostante un iter amministrativo quasi completato, un investimento da circa 160 milioni di euro è bloccato da oltre 2 anni per ragioni non tecniche ma politiche, con il rischio che, nel tentativo di rinegoziare ancora maggiori utilità per i territori, rispetto a quelli già accordati, l’investitore decida di cambiare destinazione.
È ragionevole ritenere che l’investimento della società Geogastock, che si è aggiudicata nel 2001 la concessione già utilizzata dall’Eni, avrà un evidente effetto anticiclico per il settore delle costruzioni, con una ricaduta occupazionale sia diretta che indiretta di diverse centinaia di unità lavorative. 
Infatti, dal business plan predisposto dalla società è previsto l’impiego in loco di oltre 100 unità lavorative/anno nella fase di costruzione delle opere, stimata in oltre 2 anni, a cui vanno aggiunte le ricadute occupazionali indirette, e di circa 20 unità lavorative in fase di gestione operativa dell’impianto per un periodo che non sarà inferiore ai 40 anni di vita utile del progetto.
CONFAPI Matera evidenzia che un investimento di tale portata, in grado di portare lavoro alle imprese locali e di rivitalizzare l’economia della Valbasento, ha bisogno certamente di un’attenta valutazione e delle dovute verifiche ambientali ma necessita altresì di risposte chiare in tempi certi. Di qui l’invito alla politica di prendere una decisione in tempi rapidi su tale importante progetto industriale.

BENEDETTO (IDV), IN LIBIA ENI DIMOSTRA GRANDI CAPACITA’ OPERATIVE


“Il Memorandum che l’a.d. Eni Scaroni ha firmato con il Consiglio Nazionale di Transizione della Libia dimostra che quando l’Eni vuole è capace di azioni straordinarie in tempi velocissimi. Ben altro è invece l’atteggiamento della società petrolifera rispetto ai problemi del petrolio e del gas lucani come quello del Governo che pure ha firmato un Memorandum con la Regione Basilicata sicuramente meno impegnativo ed oneroso del documento sottoscritto con le autorità libiche per la cooperazione e l’aiuto nella ricostruzione del Paese”. A sostenerlo è il capogruppo di IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto.
“Noi non abbiamo i complessi problemi di riattivazione di impianti e della loro messa in sicurezza e con la situazione in Libia abbiamo in comune solo i prezzi dei carburanti alla pompa giunti alle stelle. Pertanto – continua Benedetto – sarebbe sufficiente un impegno minimo dell’a.d. e dei funzionari-tecnici del cane a sei zampe per attivare i programmi che sono custoditi nei cassetti a partire dalla realizzazione del Distretto Energetico Val d’Agri per favorire nuovi investimenti industriali e nuovi posti di lavoro. Se infatti intorno alla filiera del petrolio in Libia è possibile realizzare una rete di imprese italiane che si occupano di tutti gli aspetti (oltre che dell’indotto), non comprendiamo quali siano gli ostacoli che lo impediscano da noi, come pure è previsto nel Memorandum d’Intesa sottoscritto. L’assurdo, almeno per noi, è che le imprese italiane con le commesse dell’Eni lavorino in Libia a ricreare le condizioni per una celere e completa ripresa delle attività e a porre in essere quanto necessario per il riavvio del gasdotto Greenstream, che trasporta gas in Italia, e non in Val d’Agri. E anche sulla determinazione delle royalties – afferma il capogruppo di IdV – rispetto al giro d’affari generato dall’estrazione petrolifera in Libia non possiamo continuare ad accontentarci delle elemosine”.

“NUOVI MOTI CARBONARI” E COMITATI DI AFFARI: COSA STA ACCADENDO INTORNO AL PETROLIO DELLA VAL D’AGRI?


“Pensavamo che le celebrazioni degli eventi storici riferiti al Risorgimento Lucano con le iniziative di Moliterno, Montemurro e Corleto Perticara fossero definitivamente concluse, invece dobbiamo registrare la ripresa di “moti carbonari” non più intorno all’unità nazionale, ma intorno all’unità della politica, delle istituzioni e delle imprese della Val d’Agri sull’affare petrolio. Il riferimento è alla improvvisa e ancora sotterranea ripresa dell’attività dell’Associazione Area Sud, Associazione “Ricerca Energia Ambiente per uno Sviluppo Umano Duraturo” nata nel 2008 a Marsiconuovo, dove ha sede, e che dopo un periodo di “sonno” sembra avviata a riprendere il proprio interesse sul patrimonio petrolifero valligiano e del Sauro. Sia chiaro, da parte nostra non c’è alcun atteggiamento di gelosia e tanto meno di prevenzione rispetto ad iniziative che, come si legge dal sito storico di Area Sud, si propone di “favorire, in una prospettiva di solidarietà sociale, lo sviluppo locale con messa a sistema e valorizzazione delle potenzialità del territorio della Val D’Agri”, focalizzando l’attenzione “sull’uomo e l’appropriazione del proprio futuro”.Queste“umanitarie” elargizioni si concretizzeranno ?
Quello che non ci convince è innanzitutto il metodo prescelto dai promotori e sostenitori, tra i quali risultano persino l’ex ministro venezuelano Reinaldo Figuerado, esperto in problemi di sfruttamento petrolifero e funzionari della società Petroleos de Venezuela, vale a dire uomini, questi ultimi, che hanno da sempre fatto grossi affari sul petrolio. Se l’obiettivo infatti è quello di “stimolare il dibattito interdisciplinare tra scienza, tecnologia, innovazione, economia e società al fine di promuovere interscambi ed approfondimenti nella ricerca di un percorso originale per raggiungere uno sviluppo umano duraturo e sostenibile nel nuovo quadro della mondializzazione” perché non farlo alla luce del sole e senza selezionare gli invitati agli incontri “carbonari” a Marsiconuovo e alla Regione sia tra politici regionali e locali, tra gli amministratori che tra categorie sociali e professionali? E ancora, perché escludere movimenti, comitati, associazioni della società civile, come il Csail, che non certo da oggi hanno dato ampia prova  di affrontare questi temi senza “padrini” e “sponsor”?
Soprattutto in questa fase di stallo del Memorandum d’Intesa sul petrolio non vorremmo che qualcuno, dietro obiettivi ”nobili”, puntasse a “togliere le castagne dal fuoco” al Governatore-sceicco De Filippo alle prese con l’atteggiamento di chiusura del Ministro Tremonti a non aprire la cassaforte di Governo e con la crescente protesta dei cittadini dei comuni petroliferi.
E contestualmente non vorremmo che si offrisse una mano all’Eni a far passare i progetti di ampliamento del Centro Oli di Viggiano e dell’attivazione di nuovi pozzi per estrarre di più ?, tentando di convincere la gente e i Comuni che la nuova tecnologia, magari sulla base dell’esperienza venezuelana, risolva tutti i problemi di impatto ambientale, sul territorio e sulla salute dei cittadini.
Si tratta non tanto di applicare il vecchio e sempre attuale detto popolare che “a pensare male non si fa mai peccato” quanto piuttosto di capire quali sono i reali interessi di un’Associazione che per la presenza di professionisti, amministratori e politici, molti dei quali da sempre collusi e legati all’Eni, rischia di trasformarsi in un comitato di affari.
Csail-Filippo Massaro
Comitato Promotore  Indignati Lucani

"Viabilità, incontro tecnico sulla Matera-Ferrandina"


Avrà luogo domani, giovedì primo settembre, alle ore 10.00 presso la Sala conferenze dell’Ente di via Ridola, un incontro tecnico relativo ai lavori sulla Matera-Ferrandina. Il tratto viario in questione, che fa parte dell’opera Murgia Pollino inserito nel Piano Sud recentemente approvato dal Cipe, vedrà domani riuniti: la Provincia di Matera, il Comune della Città dei Sassi, l’Anas e la Regione Basilicata. 
“Domani lavoreremo congiuntamente ai suddetti rappresentanti – hanno evidenziato il presidente della Provincia, Franco Stella, e l’assessore al ramo, Giovanni Rondinone – sul Progetto di fattibilità, un lavoro articolato che intende risolvere definitivamente i problemi di sicurezza e di ottimizzazione del percorso. A oggi, infatti, la statale 7 sconta un elevato indice di pericolosità e tempi troppo lunghi per il raggiungimento della Basentana da Matera. Inefficienza di una infrastruttura viaria che risulta strategica per lo sviluppo economico di tutta la regione. ” 
“Grazie agli interventi di cui abbiamo già il cronoprogramma dettagliato – ha concluso il presidente Franco Stella - potremo contribuire in maniera significativa all’abbattimento dell’isolamento viario che tanto ha sottratto, in termini di sviluppo complessivo, al Materano. Finalmente potremo realmente voltare pagina e dare forma a nuove prospettive di crescita.”

martedì 30 agosto 2011

CONSUMI: BENEDETTO (IDV), AMPLIARE MISURE PATTO SISTEMA A MICROIMPRESE


“L’inclusione della Basilicata tra le tre regioni italiane su 20 che, secondo il rapporto di Confcommercio, a fine 2011, presenterebbe livelli di spesa reale pro capite moderatamente superiori a quelli registrati 11 anni prima, non può comunque lasciare spazio all’ottimismo”. E’ il commento del presidente del gruppo IdV in Consiglio Regionale Nicola Benedetto ai dati del documento per l' "Aggiornamento delle analisi e delle previsioni dei consumi delle famiglie nelle regioni italiane", pubblicato oggi da Confcommercio, secondo cui l'uscita dalla crisi si conferma “lenta e difficile” e pertanto – aggiunge – “la ripresa delle attività produttive dopo la pausa feriale è caratterizzata sempre più da nubi minacciose e da un cl ima di grande preoccupazione tra gli imprenditori lucani. Un clima fortemente negativo che l’Istat registra, proprio oggi, anche tra i consumatori definendo la fiducia dei consumatori “ai minimi storici”. Temi sui cui Giunta e centrosinistra hanno parecchio da fare”.
“Non possiamo dunque certamente accontentarci – sottolinea Benedetto – dello 0,2% in più dei consumi delle famiglie lucane di quest’anno rispetto al 2010, specie perché il divario territoriale dei consumi pro capite in termini reali è ancora forte (Italia=100, Piemonte 110,5, Basilicata 72,5). Anche da questi indicatori economici emerge l’esigenza che l’allargamento della Cabina di Regia del Patto di Sistema, deciso alla fine della scorsa settimana con il coinvolgimento delle associazioni delle piccole e medie imprese, non deve risolversi semplicemente in una mera consultazione con le parti sociali più ampia di quella immaginata e perseguita in precedenza. Come spiegano i maggiori esperti economici – dice Benedetto – la crescita e la nuova occupazione non si possono raggiungere senza l’incremento dei consumi e pertanto le misure individuate nel Patto di Sistema hanno bisogno di quelle azioni specificatamente rivolte ai comparti commercio, servizi, artigianato e beni di consumo. Per questo le misure di microcredito e fondo di garanzia alle quali come è stato deciso nella prima riunione della Cabina di Regia si intende dare priorità vanno calate nella realtà delle imprese commerciali, artigianali e di servizi, oltre che dell’agricoltura, per favorire investimenti, ristrutturazioni, ammodernamenti-adeguamenti delle nostre microimprese finalizzati al rilancio dei consumi.
Quanto al credito non va sottovalutato che i 6 Confidi operanti in Basilicata hanno svolto nel periodo 2006-2009, secondo i dati più aggiornati, operazioni di garanzia per appena 45 milioni di euro, una cifra decisamente inferiore ai fabbisogni reali delle nostre piccole aziende, confermando lo stato di “sofferenza” che questi importanti strumenti di credito vivono già da qualche anno e che hanno una rilevante funzione da svolgere”.  

Miss Italia, tre le finaliste che rappresenteranno la Basilicata



Grazia Guerrieri (n.19)


Erika Bufano (n.60)


Desirèe Ferlito (n.41)

Sono tre le miss provenienti dalla Basilicata che accederanno alla finalissima nazionale del Concorso di Miss Italia giunto alla sua 72^ edizione. I nomi sono stati resi noti nel corso delle preselezioni che si sono svolte al Teatro Verdi di Montecatini Terme.

Non credevano fosse un sogno realizzabile. Così le reginette che rappresenteranno la Basilicata, il 18 e 19 settembre, in diretta tv, su Rai 1, commentano la loro prima vittoria. Le miss baciate dalla fortuna sono: con il numero 19 Miss Basilicata, Grazia Guerrieri, con il numero 41 Desirèe Ferlito, Miss Wella Professionals che è anche una delle due miss-mamme che è entrata a far parte delle 60 finaliste. Ricordiamo che la Ferlito si era aggiudicata nelle selezioni regionali in Basilicata, il titolo di Miss Miluna ma la giuria ha ritenuto di assegnarle una nuova fascia di Miss Wella Professionals per la bellezza dei suoi capelli. E, dulcis in fundo, con il numero 60, Erika Bufano potrà sfilare sulla passerella più desiderata dalle reginette con il titolo di Miss Italia Sport Basilicata. Si tratta anche qui di un nuovo titolo che ha sostituito quello di Miss Potenza. Un risultato che evidenzia il lavoro attento svolto dall’Esclusivista regionale per la Basilicata, Vincenzo Russolillo, che ha più volte ricordato il buon livello delle ragazze che avrebbero rappresentato il territorio lucano. “Sono stati mesi – ha dichiarato Russolillo – di duro lavoro ma se siamo riusciti a far vivere alle miss un momento di crescita e una occasione per vivere opportunità professionali nuove e importanti possiamo solo essere orgogliosi del buon lavoro svolto”.
“Dopo la coreografia – ha raccontato emozionata Desirèe Ferlito, Miss Wella Professionals Basilicata – hanno comunicato a tutte le miss i risultati e io, non appena ho sentito la sigla, sono scoppiata a piangere perché sognavo di essere in finale. Cercavo disperatamente il mio cellulare per condividere la mia gioia con mia madre. Come mamma – ha proseguito – ricevo attenzioni perché c’è curiosità su come si riesca anche a gestire la vita e gli impegni di lavoro con due gemelle. Spero di farcela e di essere votata dal pubblico”.
“Avevo perso le speranze – frastornata racconta Erika Bufano, Miss Italia Sport Basilicata – perché avevano chiamato tutte le 59 ragazze, mancava un numero e quando hanno pronunciato il mio nome non ho capito più cosa mi stesse accadendo. Un colpo al cuore di gioia e ancora devo realizzare la mia felicità. Sono stata contenta di ricevere il titolo di Miss Sport perché, come ha motivato la giuria, mi sono distinta a livello nazionale e ho vinto una medaglia come Promessa Azzurra nella disciplina del Judo. In questi giorni, è stato bello – ha concluso – essere fotografata e sono risultata anche telegenica. Ora voglio arrivare alla fine impegnandomi al massimo”.
La reginetta della Basilicata, Grazia Guerrieri, con il numero 19, potrà essere votata dal pubblico e dalla giuria e, magari, coronare il sogno di Miss Italia mostrando sul capo la brillante corona. Miss Basilicata, in occasione della finale regionale svoltasi a Colobraro, ha già ricevuto un prezioso gioiello Miluna, il famoso marchio che crea ornamenti preziosi in occasione del Concorso di Miss Italia, gentilmente donato dai Concessionari Miluna Mirage di Corallo Luciana Patrizia di Miglionico. 
“Mi sto impegnando – ha detto Miss Basilicata 2011 - per seguire tutte le opportunità che questo magnifico Concorso ci riserva, senza timori e con la voglia di migliorare. Sento l’affetto di quanti mi sostengono e sono grata per questo. Nulla viene regalato e devo meritarmi la vittoria”.



Le Miss saranno valutate con un nuovo strumento che si avvale della moderna tecnica della fotogrammetria 3D per "misurare" i tratti somatici, con lo scopo di individuare in maniera scientifica le caratteristiche antropometriche facciali della bellezza contemporanea. La bellezza acqua e sapone, dunque, quella non camuffata. Per informazioni sugli eventi che si svolgeranno a Montecatini Terme è possibile consultare il sito internet  http://www.missitalia.rai.it

Pisticci.Prima grande festa della campagna.





" L'Associazione ALBACHIARA" 
per la difesa e la promozione della cultura rurale
    dà vita alla 
                "PRIMA GRANDE FESTA DELLA CAMPAGNA"

 Giovedi 1° Settembre in compagnia dei ragazzi pu cupa cup
 Venerdi 2 settembre con  Gli sholo'

        Musica Canti Balli e 
DEGUSTAZIONE della PORCHETTA  Lucana
secondo la tradizione contadina 

La PRIMA GRANDE FESTA DELLA CAMPAGNA
colori e sapori della cultura rurale

presso la "TENUTA ALBACHIARA" 
un' oasi immersa nel verde dove ascoltare buona musica
e degustare prodotti della tradizione contadina.

Tenuta ALBACHIARA strada provinciale Tinchi-Montalbano ad un km da Tinchi

WWF Basilicata. La verità sul Lago del Pertusillo.




Che il Lago del Pertusillo stia molto a cuore al WWF Basilicata lo dimostra il fatto che questa è stata la prima associazione ad individuare e documentare la moria dei pesci, sia dell’anno scorso, sia quella verificatasi nei giorni scorsi. E’ come se il WWF avesse una sentinella permanente sul lago che ne controlla la salute, l’evoluzione, i cambiamenti, il grado di inquinamento. Purtroppo negli ultimi tempi vi è stata una tremenda accelerazione di questi fenomeni,  come se fossero improvvisamente maturati eventi che sono iniziati molti anni fa ed adesso hanno mostrato la loro evidenza e problematicità catastrofica. Il lago è un habitat delicato in cui le specie viventi devono stare in continuo equilibrio per raggiungere il grado di salute ottimale (climax), dimostrato dallo specchio d’acqua sempre verde e trasparente, con odori e profumi di natura; qui le specie viventi si nutrono attraverso la catena alimentare naturale non inquinata da apporti esterni provenienti dai depuratori, dalle aziende agricole, dai rifiuti del petrolio, dalle sostanze proibite che mani esterne buttano  nella grande massa d’acqua creata dal Fiume Agri, il discendente del grande Akiris  navigabile ai tempi della civiltà greco romana. E’ indubbio che gli equilibri sono stati stravolti da una quindicina di anni a questa parte , quando è nata l’industria del petrolio, quando si sono create le colture intensive dei prodotti agricoli tipici della valle , quando la depurazione dei liquami urbani non ha più funzionato, quando si è pensato al turismo di massa che, se anche non ha richiamato molti turisti, ha creato strutture non controllate che scaricano tutto in questo enorme contenitore non adeguatamente protetto sia dalle autorità che dai cittadini residenti. Emblematico è il caso del “famoso” ponte metallico tra le sponde di Montemurro e Spinoso, che ha avvampato il dibattito fino a qualche anno fa tra diverse fazioni, fino a spegnersi nel nulla per la palese inconsistenza dell’idea, l’alto costo dell’opera ed  innanzitutto la sua non sostenibilità ambientale. Non a caso il grande poeta e scrittore di Montemurro Leonardo Sinisgalli  esclamò, guardando il Lago dalla Romantica, “ è un raro caso in cui un’opera artificiale  ha migliorato il paesaggio e la bellezza dei luoghi invece di deturparli”. I nostri padri sognavano una  passerella di legno tra le due sponde che mantenesse saldi i legami tra i montemurresi e gli spinosesi, la  politica ne voleva fare un baraccone da richiamo turistico ambientale. 
Ma il lago cos’è? E’ uno specchio d’acqua lungo 11 km e con capacità al massimo invaso di 150 milioni di metri cubi di acqua, che serve ad irrigare i campi  del medio e basso Agri e del materano, a dissetare buona parte della Puglia, a produrre energia idroelettrica pulita per i cittadini lucani. Non è un luogo di divertimento, vi possono essere attività di canottaggio e di moderato turismo ambientale, ma quello che non può e non deve essere un raccoglitore di rifiuti tossici e nocivi  delle varie industrie della valle, di scarichi fognari dei paesi della valle, dei residui dei trattamenti agricoli che per dilavamento ci vanno a finire dentro. Non si può più pensare a ponti inutili e devastanti, a spettacoli sulle acque che disturbano le specie viventi dell’habitat lacustre; questa è zona 1 del Parco dell’Appennino lucano, cioè area protezione totale, ma questa protezione è solo sulla carta; sul bacino d’acqua avviene di tutto e di più, i pesci muoiono ormai a ritmo mensile, gli equilibri naturali sono stati alterati. 
E gli enti preposti alla sua tutela cosa fanno per la sua protezione? Firmano protocolli d’intesa con le varie parti di nessuna efficacia, convocano tavoli dai risultati fino ad oggi nulli, visto e considerato che tutto continua come prima, tutto scorre e nulla cambia, il “panta rei” di antica memoria. 
Qualcuno propone lo svuotamento del Lago, ma questa è una proposta folle ed irrealizzabile se non si vogliono mettere in pericolo i paesi a valle dell’invaso. I rimedi, a giudizio dello scrivente, sono altri e qui li elenchiamo:
1-carotaggio del fondo del Lago in più punti con analisi di laboratorio per l’accertamento della presenza o meno di metalli pesanti ed altre sostanze inquinanti;
2-utilizzo dei migliori laboratori nazionali per le analisi e per la ricerca anche del glifosate;
3-controlli a monte dei depuratori e quant’altro possa essere  causa dei fatti e fenomeni che accadono nel lago;
4-spazio ad un confronto tra gli enti competenti e le associazioni ambientaliste maggiormente accreditate con la presenza dell’ARPA Basilicata ;
5-funzionamento dell’Osservatorio Ambientale regionale nato qualche mese fa e non ancora andato in funzione per cause sconosciute, ma facilmente intuibili in questa nostra amata Basilicata. 

BALLABELLARADIOFESTIVAL 2011 SERVIZIO DEL TG1 a cura di Vincenzo Mollica




Si è conclusa la dodicesima edizione di Ballabellaradiofestival con un bilancio estremamente positivo.
Su Piazzale Roma il  pubblico ha seguito l'evento nelle tre serate con una presenza importante mentre  i rapporti
con i media coordinati dall'organizzazione SNDMUSIC hanno permesso di diffondere a livello nazionale
la musica delle bellissime canzoni  scelte per questa edizione.
Sul fronte radio la partnership con Radio UNO RAI si è sviluppata con dirette quotidiane dalla Terrazza Carlo, postazione a Riccione per i collegamenti Rai,
che hanno superate le tre ore di diffusione nazionale dando risalto e prestigio all'evento riccionese ed ai suoi partecipanti , realizzando una media giornaliera di ascoltatori pari ad 8 milioni
Sul fronte media importante la presenza della rete Rai UNO che ha realizzato un servizio dell'evento di Vincenzo Mollica per il TG1 
http://youtu.be/7DXJuUNqdxs ) e un servizio per la trasmissione UNOMattina Weekend che andrà in onda sabato 3 settembre.
I premi assegnati dalla giuria che ha valutato gli artisti nelle tre serate  sono :
Premio della critica ad Alessandro Robles con  Quando il  mondo ha gli occhi stanchi, un brano intenso e struggente degno della migliore scuola cantautoriale italiana ed  a exequo a Emanuele Bocci con Un po' gabbiano, che da una visione originale della vita nella giungla metropolitana
3° Classificati gli Stone Lizards con Come Faccio, una giovane band modenese con un brano fresco ed accattivante
2° classificato Mirco Mazzacani, un particolare cantautore che con Borsine di canapa affronta il tema ecologista della gestione dei rifiuti
1° classifica la delicata Alessandra Chieregato con Fermo questo istante
Il Direttore artistico della manifestazione Lorenzo Piani ha riconfermato, con le scelte editoriali ed artistiche di questa edizione, l'altissima qualità musicale delle canzoni selezionate, qualità che posiziona  Ballabellaradiofestival  tra gli eventi più importanti a livello nazionale nella ricerca di nuovi talenti.
L'anno scorso Ballabellaradiofestival ci ha regalato la soddisfazione di veder approdare da Riccione i Kymera a Xfactor, per questa edizione non ci resta che stare a vedere cosa succederà.

lunedì 29 agosto 2011

Basilicata Film Commission.Domani l'incontro tecnico.


Domani a Potenza "tavolo tecnico" per la costituzione della Basilicata Film Commission.

Tre realtà, ad oggi, lavorano per dare idee alla struttura. 
Il primo gruppo di lavoro è un "team di consultazione" - di cui fa parte Silvio Maselli, direttore dell' Apulia Film Commission - e che vorrebbe unire la nascente realtà lucana con la struttura pugliese.
Il secondo gruppo gira intorno ad un gruppo facebook (https://www.facebook.com/groups/basilicatafilmcommission/)
Il terzo è il "Nucleo per la Film Commission" e di cui fa parte anche il direttore artistico del Lucania Film Festival. Qui di seguito pubblichiamo un comunicato giunto in redazione. 

Domani la parola a De Filippo.



COMUNICATO a cura del NUCLEO PER LA FILM COMMISSION IN BASILICATA

In Basilicata agosto è trascorso e si avvia alla fine anche fra piccoli festivals di cinema, rassegne cinematografiche balneari, convegni, premi, mostre, presentazioni di libri  e celebrazioni nei paesi, che si sono riempiti di turisti e dei compaesani che lavorano lontano in Italia ed all’estero, tornati a casa per le vacanze. In ognuna di queste occasioni è sempre venuto fuori l’argomento Film Commission così com’è testimoniato dalle dalle interviste e dai servizi che  il TGR della Basilicata e che altre TV private hanno trasmesso.

Fra le tante voci che si sono levate parlando della Film Commission, alcune meritano una particolare attenzione ed una riflessione.  Ospite al Maratea Film Festival, Lamberto Mancini, Direttore Generale di Cinecittà Studios,  Segretario Generale dell’ Anica, l’Associazione Nazionale delle Industrie Cinematografiche e dell’Audiovisivo,   nonché Direttore della Federazione “Sistema Cultura Italia” in Confindustria e Presidente del Distretto dell’Audiovisivo e dell’ICT, un consorzio senza fini di lucro patrocinato dal Comune e dalla CCIAA di Roma e dall’Unione Industriali Roma, ha detto in un convegno ed al TG3 Basilicata: “ In genere una Film Commission  ha successo quando al proprio interno ha delle persone che hanno vissuto per anni, per molti  anni, la vita del set cinematografico. Quindi conoscenza della macchina amministrativa da un lato;  e conoscenza delle esigenze molto peculiari di chi gira films.”   Finalmente si è levata una voce competente che ha parlato in modo chiaro ed inequivocabile.

 Un’altra voce meritevole di attenzione è stata quella di Gianpiero Perri, il Direttore generale dell’APT di Basilicata,  il quale sentendosi chiamato in causa più volte come candidato alla guida della Film Commission dai rumors di corridoio  dell’ambiente politico-cinematografico lucano  e  da alcune testate giornalistiche,  con un intervento trasparente, serio, onesto ed a tratti emozionante ha smentito categoricamente la sua candidatura alla guida della Film Commission che dovrà nascere, affermando che è anche troppo impegnato con la gestione, secondo noi ottima, dell’APT.
Perri è stato chiamato a capo della segreteria tecnica che coadiuverà i lavori della Commissione di esperti che si occuperà ascoltare il mondo dell’audiovisivo lucano e poi trarre la soluzione per la realizzazione della Film Commission. Questa commissione è stata presentata così dal Governatore Vito De Filippo: “Un team di consultazione di tutto rispetto, formato da quattro esperti di comprovata competenza metterà, in tre mesi, la Giunta regionale nelle condizioni di trovare, insieme a tutti gli attori della filiera della creatività, le migliori soluzioni per l’avvio della struttura tanto attesa”.
 Mentre andavano in onda queste interviste e nei Festivals gli ospiti parlavano della Film Commission su “Il Quotidiano della Basilicata” venivano pubblicate due pagine tratte da una ricerca realizzata dalla Fondazione Eni Enrico Mattei su: “ Il fenomeno del Cineturismo; gli effetti del cineturismo a livello locale; Le Film Commission: i compiti e i casi di successo; l’indagine sul campo: Basilicata coast to coast”. 
La ricerca della Fondazione Eni Enrico Mattei “La film commission in Basilicata: nuovo attore protagonista dello sviluppo territoriale” presentava  i risultati di un’indagine sul rapporto tra cinema e turismo, con un focus sulla Basilicata. Nello specifico, la ricerca analizzava  i primi impatti turistici (e quindi anche economici) che il film “Basilicata coast to coast” ha avuto sul territorio. Lo scopo è stato  quello di fornire un’analisi scientifica del fenomeno e delle sue ripercussioni sull’economia locale anche per la definizione delle funzioni e del ruolo di una possibile Film Commission della Basilicata.

Quella ricerca sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori era piena di cose che già sapevano in tanti, che abbiamo detto negli ultimi anni e che abbiamo previsto in tempi non sospetti. E’ agli atti un lungo articolo di previsione su quanto sarebbe accaduto dopo l’uscita di tutti i films lucani e di Basilicata Coast to Coast, pubblicato il giorno di Pasqua del 2010 su Il Quotidiano della Basilicata. 
La ricerca della Fondazione Mattei del colosso ENI nulla ha aggiunto a tutto ciò che abbiamo vissuto giorno per giorno per oltre vent’anni, che abbiamo analizzato, organizzato, sintetizzato, pubblicato e segnalato in ogni occasione pubblica che trattava questo oggetto. Anzi quella ricerca che esce soltanto oggi dopo tanta sperimentazione sul campo degli addetti ai lavori lucani in Basilicata ed in giro per il mondo si connota per alcune lacune che non possono passare inosservate. Come ha detto il succitato Lamberto Mancini: “Sono quelli che hanno conoscenza dei set, di come si progetta e realizza un film, che sono anche in grado di  prevedere tutto ciò che un film può portare ad un territorio”.  Purtroppo il solito provincialismo che ha connotato fino ad ora tutto il dibattito politico sulla Film Commission ha impedito di capire che proprio in casa abbiamo alcune eccellenze di questo settore.  La Grande ENI e la FONDAZIONE ENRICO MATTEI hanno partorito un topolino…
Dulcis in fundo non poteva non farsi sentire il facebookkiano FORUM PER LA FILM COMMISSION IN BASILICATA, che ha tantissimi meriti, perché ha risvegliato e rinnovato un dibattito che stagnava da mesi e mesi  in acque putride.
Quando il Forum era andato in vacanza, nel pieno di agosto ecco arrivare non una “Soffiata” ma un “atto di stima nei confronti del Forum”, definita così dal suo stesso autore, il Dottor Silvio Maselli, direttore della Apulia Film Commisssion.
Maselli è uno dei quattro esperti nominati dal Presidente De Filippo in quel team consultivo di cui abbiamo già scritto poco fa.  Maselli è entrato nel Forum già da tanto tempo ed ogni tanto ha espresso liberamente, così come dev’essere,  le sue opinioni. E’ un giovane fra i giovani. Bene accetto e bene accolto. Mentre altri intervenuti al Forum, come la Professoressa Gieri, docente di Storia del Cinema alla Università di Basilicata, con stile veramente apprezzabile, hanno abbandonato il Forum il giorno in cui anch’essa è stata nominata nel team consultivo dei quattro saggi, Il Dottor Silvio Maselli ha continuato ad intervenire nel dibattito. A nessuno deve essere negata la parola, così Silvio Maselli ha potuto continuare a scrivere le sue opinioni, a volte condivisibili, fino a quando ha potuto toccare l’apice il 14 agosto con l’annuncio della prima riunione del tavolo tecnico per la costituzione della Film Commission Basilicata convocata per il 30 agosto a Roma, alla presenza del Governatore De Filippo. Basta andare sul Forum su Facebook per leggere il post pubblicato da Silvio Maselli. Naturalmente tutto ciò che è pubblicato su Facebook, (è scritto nelle condizioni contrattuali gratuite) diventa di pubblico dominio. Ora ci chiediamo: la prima qualità di un manager, dovrebbe essere la riservatezza? Soprattutto quando si tratta di un manager pubblico che interviene su argomento delicato come quello della Film Commission della Basilicata che ha suscitato polemiche e lotte politiche da un anno a questa parte. Maselli non è stato riservato, anzi ha concluso la sua soffiata scrivendo: “Vi terrò informati sui suoi esiti.” Quindi Maselli si è eretto a punto di riferimento per tutti quelli del Forum.
Per quale motivo? Il dibattito è andato avanti e in tanti hanno risposto;  alcuni amici di Maselli ma tantissimi altri contestandolo, perché si era capito il motivo del suo “atto di stima nei confronti del Forum”. Alla fine  Maselli nel suo ultimo intervento legato alla sua “confidenza”  ha scritto: “Io vi propongo di incontrarci (anche virtualmente se non e' possibile fisicamente) dopo l'incontro romano del tavolo tecnico in cui immagino il Governatore De Filippo ci presenterà ai colleghi e traccerà orizzonte istituzionale e risorse disponibili e noi componenti il tavolo diremo la nostra. La mia idea è molto semplice (se posso considerare semplici i miei ultimi 4 anni di vita professionale): fare come in Puglia dove la film commission è stata messa in grado di (ben?!) lavorare dalla politica e io ho potuto esprimere le mie idee manageriali e artistiche senza alcun condizionamento politico. Sullo sfondo però, credo l'obiettivo debba essere quello di giungere a una film commission unica Puglia e Basilicata. Lo penso da sempre, oggi più che mai. Al lavoro e alla lotta!”
 Al lavoro e alla lotta Companêros!!! Abbiamo finalmente capito che Silvio Maselli ha un progetto che contrasta con quanto ha affermato Gianpiero Perri al Lucania Film Festival. Perri ha detto che nessuno dei componenti il tavolo tecnico guiderà la Film Commission della Basilicata. Maselli invece ha un grande progetto nella sua testa: creare un’unica grande Film Commission della Puglia e della Basilicata.
Comincia a mancarci tanto Paride Leporace, il quale non parlò mai di una Film Commission calabro lucana. Naturalmente nel Forum le risposte più gentili e sintetiche fra le tante a Maselli sono state: “Come l’acquedotto la Film Commission deve essere lucana!” (Enzo Saponara fondatore del Forum) e “Ma immagini che prima della AFC un manager lucano facesse le comunicazioni su un forum pugliese? La notte della taranta si sarebbe infuocata” (Rossella Cisterna) 
 e ancora Rossella Citerna:  “Maselli, mi dispiace ma non conosci questa terra, le sue difficoltà e le sue aspirazioni. Se fosse venuto Mel Gibson, con il cacchio lo facevi girare a Matera. L'avresti fatto girare a Gravina o altro. Per favore, lasciaci in pace e continua gestire la AFC.” Anche Sergio Rubini, ospite al Festival pisticcese, ha pubblicamente espresso grandi riserve su uno scenario di Film Commission unificata. Ha infatti ribadito la tesi per cui è bene che ogni regione mantenga la propria autonomia culturale e territoriale ma anche economica, rispetto alla gestione dei fondi di cui si potrebbe disporre. Come trascurare l’opinione di un protagonista così importante del nostro cinema, tra l’altro, pugliese.
Il dibattito sulla Film Commission si è infuocato a ferragosto. Ormai pare un conflitto come quello israelo-palestinese. Ora chi sono i palestinesi, i pugliesi? E i lucani sono gli israeliani?  O viceversa?
Il conflitto sta diventando storico ed   internazionale.
Non sappiamo dove andremo a finire di questo passo, ma possiamo già immaginare che l’acquedotto lucano un giorno potrebbe tornare ad essere l’acquedotto pugliese e così di seguito potremo portare ancora più acqua alla Puglia donandogli la Societa Energetica Lucana che chiamano  per brevità SEL,  proprio come la SEL di Niki Vendola , “Sinistra Ecologia e  Libertà.”  Già, perché Silvio Maselli proconsole di Nichi in Lucania, immagina un giorno che Vito De Filippo possa diventare il Vicerè di Sua Altezza Reale il Leader Maximo Nikita…!!!
In realtà secondo una ricerca ancora più antica di quella della Fondazione ENI Enrico Mattei, che risale molto lontano nei secoli dei secoli, ci fu già un tentativo di creazione della Film Commission della Regione Lucana,  quando essa fu abitata dai suoi primi popoli che guardarono molto avanti, ed erano già oltre come si direbbe oggi, prima ancora che nascesse il cinema. E pare che Raffaele Nigro ne stia ricostruendo e scrivendo la storia in  un libro che racconterà la storia dei Greci, degli Enotri e dei Lucani che volevano fare la Film Commission della Antica Lucania e che anche gli Apuli, i Dauni, i Peucezi ed i Messapi del Salento vollero creare un'unica Film Commission di quella che qualche secolo dopo si sarebbe chiamata poi terra d'Otranto che unisse la Apulia e la Lucania per infine creare una grandissima terra di cinema continentale gestita dagli Japigi una antichissima popolazione indoeuropea proveniente dall'Illiria...”

Rocco Calandriello,Pisticci,Direttore Artistico
Antonio Andrisani,Matera,Autore, Attore e Grafico
Tonino Centola,Potenza, Autore ed Attore
Gianpiero Francese,Melfi,Autore e Regista
Domenico Fortunato,Matera,Attore ed Autore

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