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lunedì 31 gennaio 2011


BELISARIO: RAPPORTO ANNUALE DELLA GUARDIA DI FINANZA: MENO RISORSE PER TUTTI

Tre anni fa, il centrodestra aveva promesso di ridurre la pressione fiscale sotto il 40% del prodotto interno lordo e di rafforzare il contrasto all’evasione. Oggi, la tassazione è pari al 52 % del Pil, e nel 2010 l’evasione fiscale è aumentata del 46%, che equivale a 50 miliardi di euro non dichiarati. Sovraccaricato da un fisco complicato e iniquo, da un debito che decima gli sforzi della nostra economica e da un’incapacità del Governo di investire per la ripresa e tagliare gli sprechi, il sistema di finanza pubblica italiana è sul rischio di esplodere.
Ciò che allarma particolarmente non è tanto la consuetudine di Lega e Pdl di presentarsi alle elezioni con promesse che non saranno mai in grado di mantenere, quanto le conseguenze della loro devastante azione amministrativa che si riduce ad un esercizio strumentale della politica per fini personali. In questo modo l’essenza pubblica dello Stato, come efficiente struttura al servizio dei cittadini, viene sopraffatta dal sistema delle cricche e delle clientele assurto a modello organizzativo e impostazione culturale. I numerosi tagli ai servizi essenziali e la stagnazione della produttività del Paese dipendono anche da chi ha fatto aumentare l’evasione a danno dei contribuenti.
Il rapporto annuale della Guardia di Finanza fotografa un’estensione tentacolare di quella metastasi per il nostro sviluppo che è la frode fiscale: è aumentata a dismisura l’evasione totale, con ben 20 miliardi in meno nelle casse dello Stato; è raddoppiata l’evasione fiscale internazionale, realizzata con il metodo delle società off-shore, che ha causato una perdita di 11 miliardi di euro; anche l’evasione delle imposte dirette è cresciuta, e il mancato pagamento di Iva, Irap e ritenute ammonta a 26 miliardi di euro.
Di fronte ad un fisco che prosciuga le risorse degli onesti e ad un’evasione che paralizza le possibilità di ripresa, la ricetta che il Presidente del Consiglio propone al Pd è quella di difendere “l’intrapresa privata” dall’imposta patrimoniale. Ma la priorità del Paese non è quella di favorire i ceti abbienti: la soglia di povertà si avvicina ogni giorno di più ai ceti medi, la disoccupazione cresce – piaga nella piaga – di pari passo con il precariato e i conti pubblici sono completamente da rivedere se vogliamo evitare il tracollo. La patrimoniale, allora, può servire ad abbattere il debito pubblico che pesa sulle spalle di tutti: è vero che si tratterebbe di ‘una tantum’, ma servirebbe a drenare le risorse attingendo, con imposizione progressiva, ai patrimoni dei più ricchi, fin troppo protetti da questo Governo, e utilizzarle per la riforma del Welfare e dello stesso fisco, per restituire i fondi a scuola, università e ricerca e creare un salario d’ingresso nel mondo del lavoro per i giovani, provando ad eliminare il dramma sociale del lavoro precario.
Ad un’economia dissanguata serve una cura ricostituente, ma, soprattutto, serve una maggioranza in grado di prendere delle iniziative per la stabilità del Paese: non di fare proclami e ultimatum, proposte indecenti e attacchi quotidiani, scaricando all’esterno le proprie gravissime responsabilità e continuando così a rappresentare il più grande ostacolo allo sviluppo dell’Italia.
PROBLEMATICHE AMBIENTALI NELLA COSTA IONICA DELLA BASILICATA







“La BASILICATA e l’unità d’Italia” - sabato 5 febbraio 2011 ore 18 presso la sede Partito Democratico di Lauria (via Rocco Scotellaro n.173 – Lauria)

La Basilicata e l’unità d’Italia, dal 1861 a oggi. Questo il tema che verrà affrontato nel corso dell’iniziativa pubblica che i Giovani Democratici dell’Area Sud di Basilicata assieme al Partito Democratico di Lauria organizzato per sabato 5 febbraio ore 18 presso la sede del PD di Lauria (via Rocco Scotellaro 173 – di fronte al ristorante Panaino).
I lavori, moderati e introdotti da Mimino RICCIARDI componente Direzione nazionale Giovani Democratici, seguiranno gli interventi di Domenico DI LASCIO segretario del Partito democratico di Lauria e del prof. Giampaolo D’ANDREA docente presso unibas, già sottosegretario durante il Governo Prodi e coordinatore della segreteria scientifica del Comitato per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia.

LEOLUCA ORLANDO IN BASILICATA.

Adduce con gli ex sindaci per Matera 2019

Gli ex sindaci della città di Matera entreranno a far parte del comitato d’onore aperto per la candidatura a Capitale europea della cultura 2019. La proposta, formulata dal sindaco, Salvatore Adduce, è stata accolta da Ottavio Lonigro, Michele De Ruggieri, Francesco Gallo, Alfonso Pondrandolfi, Francesco Saverio Acito, che stamani hanno partecipato all’incontro svoltosi in Municipio.
Nel corso della riunione il sindaco Adduce ha illustrato il percorso che si sta costruendo per arrivare alla candidatura di Matera a Capitale europea della cultura 2019. “La Regione Basilicata, attraverso una delibera di Giunta, ha promosso la nascita di un comitato istituzionale. Noi, con la massima condivisione della Regione, siamo andati oltre coinvolgendo anche il Comune e la Provincia di Potenza perchè guardiamo a questo obiettivo come a un traguardo per l’intera regione. Vorrei che siate parte di questo viaggio magari anche di qualche iniziativa specifica che insieme andremo a progettare.”
Il sindaco Adduce, inoltre, ha espresso la necessità che in questo percorso vengano coinvolte tutte le forze politiche e tutte le espressioni civiche.
Ogni iniziativa del Comune, sia essa culturale che di programmazione, si muove nel contesto dell’obiettivo Matera 2019”.
Ottavio Lonigro ha ringraziato il sindaco Adduce per aver mantenuto il suo impegno a collaborare con gli ex sindaci, “perché Matera è di tutti, e deve essere di tutti, a prescindere dall’appartenenza politica”. Ed ha chiesto che in questo percorso possano essere coinvolte anche associazioni come, ad esempio, il Rotary e il Lions.
Francesco Gallo ha suggerito, dal suo canto, di guardare con attenzione al percorso che portò al concorso internazionale sui Sassi. “Una esperienza – ha detto – che può offrire utili suggerimenti”.
Francesco Saverio Acito si è soffermato, in particolare, sulla necessità che sia il Comune ad avere un ruolo centrale ed ha proposto di coinvolgere i Comuni Unesco della Puglia. “La mia parte politica – ha aggiunto Acito - mette a disposizione l'impegno sottoscritto da Berlusconi e da alcuni suoi ministri a sostenere la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019”.
Michele De Ruggieri ha espresso l’auspicio di un totale coinvolgimento della comunità a partire dalle scuole, mentre Alfonso Pondrandolfi, ha sottolineato la necessità di meglio specificare le ragioni della candidatura, a partire dall’importanza che la storia millenaria dei Sassi rappresenta e da un maggior riconoscimento della sua identità culturale.
Nel tirare le conclusioni, il sindaco si è impegnato ad approfondire tutte le corpose sollecitazioni arrivate ed a farne tesoro nel prosieguo del cammino “Oltre Matera 2019”. 
Il senatore Cosimo Latronico a Bernalda
Intervenendo a due assemblee di istituto, organizzate dal liceo scientifico e dall'istituto tecnico di Bernalda,  il sen. Cosimo Latronico ha presentato i contenuti delle manovre economiche varate nell'ultimo biennio e analizzato l'impatto di tali misure sui comparti dell'istruzione e dell'universita'. "La tenuta dei conti pubblici e la conseguente azione di qualificazione di tutti i centri di spesa - ha commentato il parlamentare lucano - costituiscono un percorso obbligato a cui il nostro Paese non poteva sottrarsi al pari di molti altri Stati con un pesante debito pubblico. Ma nonostante queste condizioni, il governo ed il parlamento hanno trovato la forza per varare una riforma che più di tutte le altre, ha l'ambizione di rinnovare il Paese volendo qualificare il nostro sistema formativo. L'aver voluto ridurre la riforma del sistema universitario a tagli di spesa e' stata un'operazione di evidente alterazione della realta' anche perchè nuove  risorse finanziarie sono state  stanziate per 1 miliardo di euro, e si e'  definito un nuovo quadro normativo che dovrebbe portare il sistema universitario verso obiettivi di qualita' e di efficienza.  In questo senso l'istituzione di un'autorita' indipendente di valutazione dei corsi di laurea rappresenta la conferma che si intende operare una inversione di rotta puntando sulla qualita' e sul merito sia negli studi che nel reclutamento dei nuovi docenti.  Fuori dalle strumentali polemiche si constatera' nei fatti la bonta' di queste azioni riformatrici attese da decenni dalla comunità nazionale".

sabato 29 gennaio 2011


MATERA:  Il comitato dei rappresentanti del plesso di via Greco replica all'assessore Mastrosimone
 I genitori, gli insegnanti e i collaboratori della Scuola Primaria e dell'Infanzia di via Greco sono sinceramente dispiaciuti e risentiti per le parole offensive espresse dall'assessore Mastrosimone riguardo all'azione di leale e democratica protesta manifestata dopo la decisione della Giunta Regionale di accorpamento del plesso di scuola primaria e dell'infanzia di via Greco alla Scuola Media N. Festa.
Il dissenso, già argomentato nei diversi documenti prodotti, è sorto spontaneo negli utenti e negli operatori della scuola. La questione è stata discussa e dibattuta in assemblee pubbliche alle quali l'assessore è stata invitata senza presentarsi, preferendo affidare ai comunicati stampa e non alla discussione il suo parere.
Quanto agli “interessi spiccioli e di basso profilo” non si comprende a cosa l'assessore voglia fare riferimento. Gli interessi che noi vogliamo tutelare sono quelli di una scuola che funziona bene e gode di un generalizzato apprezzamento nella città di Matera, il cui bagaglio formativo non vogliamo sacrificare per equilibrare altre scuole per le quali sarebbero possibili molte e migliori soluzioni se ci si sforzasse di ragionare in termini di offerta formativa e non di semplice calcolo aritmetico .
Stupisce, inoltre, che l'assessore, che è anche un'insegnante, riduca la questione ad un mero cambio burocratico di dirigenza e ad eventuali disagi logistici legati agli spostamenti, pur sapendo che, ogni accorpamento o scorporo produce una riformulazione della graduatoria di circolo con conseguente riassegnazione degli insegnanti ai plessi e alle classi!
I genitori smentiscono fermamente l'accusa di essere stati strumentalizzati e ribadiscono il loro esclusivo interesse per le attività educative e culturali. Gli stessi non hanno mai avuto pressioni, né richieste da parte del corpo docente o da chicchessia.
Ci auguriamo che la nostra sincera e giustificata protesta venga compresa e accolta confidando nel buon senso di chi ci governa.


                    Il comitato dei rappresentanti del plesso di via Greco.

TRA POCO SU RADIO LASER:
 
Pisticci, Basilicata, Italia…

La partita sta per iniziare.

Con quale risultato?

Palla al Centro!

Il dibattito a “Reset– La politica al punto di partenza”. Oggi Sabato 29 dalle 11 alle 12,30

Tornata amministrativa di primavera : una scadenza alle porte. Si ritorna al giudizio del corpo elettorale fra “nascite programmate” e “interruzioni volontarie” di mandato. Incontri, discussioni, trattative di preparazione e ricerca del miglior assetto da schierare. Per non farsi trovare spiazzati all’appuntamento. E già l’elenco dei “convocati” alla corsa (in) Comune si allunga. Mentre la partita sta per iniziare. Con quale risultato?”. Opinioni a confronto a “Reset - La politica al punto di partenza”, il rotocalco settimanale di approfondimento politico del GR di Radio Laser, in onda oggi sabato 29 gennaio dalle ore 11 alle 12,30. Il punto della situazione sotto la lente d’ingrandimento della rubrica condotta dal giornalistaAntonio Grasso. Titolo della puntata : “Palla al Centro”. Commenti, proposte, valutazioni a tutto campo dagli ospiti in studio e/o in collegamento telefonico. On line suwww.radiolaser.it/streaming/index.html
Stigliano: occupazione abusiva terreno demaniale accertata dal Corpo Forestale

Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato - Comando Stazione di Stigliano, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un cittadino residente a Cirigliano per aver occupato abusivamente un terreno demaniale in agro di Stigliano.
Durante la quotidiana attività di controllo del territorio gli Agenti della Forestale hanno accertato che una porzione di terreno demaniale dello Stato, avente superficie di circa 8.000 mq, sottoposta a vincolo paesaggistico, era stata recintata ed adibita a deposito di materiale pietroso di natura arenaria feldspatica, noto come “pietra di Gorgoglione”, in parte grezzo ed in parte già sottoposto a lavorazione.
Tale area è sottoposta a vincolo paesaggistico in quanto ricadente nella fascia protetta di 150 m dalla sponda idrografica della Fiumara di Gorgoglione, così come previsto dalla normativa vigente. Per individuare l’esatta ubicazione del sito, sottoposto a sequestro, gli uomini della Forestale hanno effettuato i rilievi con l’ausilio di apparecchiatura GPS in dotazione a tutti i reparti.

Forum Mim, Adduce: sostenere la fase due

"Il successo di questa iniziativa nasce dalla capacità di aver messo insieme, in un periodo così delicato come quello che stiamo vivendo, con una crisi economica che resta ancora pesante, le istituzioni ed i privati per un impegno vero e concreto per far uscire il settore del mobile imbottito dal difficile periodo che sta attraversando".
Lo ha detto il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo al Forum finale del progetto Mim Design District.
"Un altro punto di forza di questo progetto - ha aggiunto Adduce - è tutto nel fatto che la squadra di lavoro e di studio ha messo insieme studenti, giovani, competenze provenienti da zone diverse del Paese, dalla Lombardia alla Basilicata, puntando su fattori strategici per lo sviluppo come la l'innovazione, la passione, la creatività. Sono gli stessi fattori che trent'anni fa erano alla base dell'impegno messo in campo dai tre principali animatori del distretto del mobile imbottito, Natuzzi, Nicoletti e Calia. Con la loro sapienza artigianale, con la loro passione, con la loro creatività seppero dar vita a un vero e proprio distretto produttivo dando lavoro a migliaia di persone e dando un importante contributo allo sviluppo del territorio. Con questo progetto si rimette al centro del tessuto produttivo quella triade costituita da innovazione, passione e creatività. Fattori che ci possono aiutare a guardare al futuro con maggiore fiducia. Per queste ragioni - ha concluso il sindaco Adduce - il Comune di Matera intende sostenere e rafforzare il suo impegno nella fase 2 del progetto in modo che da Matera parta un messaggio forte e chiaro rivolto al Paese: noi non ci arrendiamo".

venerdì 28 gennaio 2011


METALMECCANICI, GIORDANO (UGL):” NON CONDIVIDIAMO SCIOPERO CGIL FIOM”.

“L’UGL Basilicata metalmeccanici non condivide in maniera categorica lo sciopero che oggi la FIOM CGIL sta’ organizzando e vuole ribadire come ci sono condizioni che il lavoratore deve analizzare attentamente:la prima è, l'indipendenza e l'autonomia tra la politica ed il sindacato e che la politica sindacale si deve fare a tutela del lavoratore e non a favore di quello o questo politico di turno come oggi avviene specie in Basilicata”.

Lo afferma, in un comunicato stampa, Giuseppe Giordano, segretario regionale metalmeccanici dell’UGL Basilicata .
“Non possiamo oggi permetterci il lusso che alla SATA si mettano a repentaglio migliaia di posti di lavoro,con l’indotto ad essa collegata ; l’UGL e non solo,si è assunta la responsabilità con le altre oo.ss.,CISL UIL e FISMIC ,di dire che è stata disponibile a condividere un accordo con Fiat anche perché le ricadute sociali ed occupazionali della perdita dell’investimento e non solo in Basilicata,sarebbero state gravissime. Se la Fiom non ha fatto la stessa cosa, siamo più che sicuri e convinti che i lavoratori metalmeccanici della Basilicata non prendano parte al presidio della SATA di Melfi perché hanno ben compreso che le condizioni economiche sono cambiate ed il tempo non si è certamente fermato a 40 anni fa. Ribadiamo ancora una volta la necessità – conclude il segretario regionale UGL dei metalmeccanici, Giordano – che la politica ed i politici lucani stiano fuori da queste dinamiche contrattuali che sono in questo momento oggetto di un durissimo confronto delle parti sociali allo scopo di evitare che i cittadini ed i lavoratori possano non capire alcune posizioni di esponenti politici specie quando in uno stesso partito sono contraddittori tra di loro”.


Matera capitale dell’educazione interculturale;
protagonisti i volontari di Intercultura di tutta la Basilicata
Il 3 e 4 febbraio un Convegno presso la Mediateca Provinciale (P.zza Vittorio Veneto,Mt)

e presso l’Istituto “Parisi” di Bernalda (Via Anacreonte).

Ormai candidata a Capitale Europea della Cultura 2019, Matera si impegna a diventare Capitale dell’Educazione Interculturale, coinvolgendo tutta la Regione in una due giorni di convegno dal titolo Intercultura Basilicata, che si terrà alle ore 17.00 del 3 febbraio presso la Mediateca Provinciale e il 4 febbraio alle ore 10.00 presso il Liceo Scientifico “Parisi” di Bernalda.
L’incontro e le attività sono organizzati dai cinque gruppi di volontari di Intercultura operativi da anni su tutto il territorio lucano, con il Patrocinio della Regione Basilicata, della Provincia di Matera e del Comune di Matera e in collaborazione con l’Università degli studi di Bari.
A testimoniare la vicinanza delle Istituzioni ai progetti di educazione interculturale nella Regione ci saranno il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, l’Assessore alla Cultura del Comune di Matera, Elio Bergantino, il Presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, l’Assessore Regionale alla Cultura, Rosa Mastrosimone, il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella e l’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, Mons. Salvatore Ligorio. Per l’Ufficio Scolastico Regionale interverrà Lucia Girolamo. Seguirà l’intervento di Flaminia Bizzarri, referente nazionale di Intercultura per i rapporti con le scuole. Successivamente relazionerà il prof. Alberto Fornasari, docente di Pedagogia sociale ed interculturale presso l’Università di Bari. Durante il successivo dibattito sarà la cittadinanza a poter esprimere il proprio parere relativamente a quanto può essere fatto dalle Istituzioni politiche e scolastiche per l’educazione interculturale, affinché questa non rimanga solo un’opportunità per pochi, ma possa essere una priorità in tutte le scuole, da quelle del centro a quelle della periferia.
Proprio Franco Stella, Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Matera, ha proposto una scuola di periferia come scenario del dibattito del secondo giorno di incontro, che si terrà presso il Liceo Scientifico “Parisi” di Bernalda durante la mattina del 4 febbraio. Questa seconda sessione, dal titolo “Educazione Interculturale e narrazione cinematografica” vedrà l’intervento del Sindaco di Bernalda Leonardo Chiruzzi, dell’Assessore comunale alla Cultura, Anna Scarnato e del Dirigente Scolastico Giovanni Pizzolla, assieme ai Presidenti dei cinque Centri lucani di Intercultura che hanno organizzato questa due giorni di dibattito e formazione. Concluderà i lavori il prof. Fornasari.
Un ulteriore aspetto molto importante della due giorni lucana sarà la presenza di un folto gruppo di studenti stranieri che da diversi mesi vivono e studiano in Basilicata, accolti da famiglie del luogo. Questi nostri concittadini adottivi frequentano le Scuole Superiori di tutta la Regione che si dimostrano così all’avanguardia nell’offerta formativa.
Inserire lo scambio e il dialogo interculturale nella formazione dei giovani è infatti una tappa fondamentale nel percorso di miglioramento della Scuola Superiore in Italia. Per la Basilicata, come per tutta la nazione, aprirsi al mondo è il solo modo per crescere, essere più aperti culturalmente e anche economicamente competitivi.
Per info contattare i volontari Intercultura: Vincenzo Bilancia (Mt) 333 4731279, Palma Arcuti (Bernalda) 334 8787393, Michele Calvello (Irsina) 331 4123665, Gerardina De Rita (Lagonegrese) ed Antonio Guarnieri (PZ) 347 0769001. - www.intercultura.it

giovedì 27 gennaio 2011


Nuovo incidente mortale nel Materano, Stella auspica il potenziamento della rete di sicurezza tra gli enti pubblici

“A distanza di poche ore un nuovo incidente ha causato il decesso di un operaio nel Materano. Un segnale, tragico, della urgenza di incrementare il livello di sicurezza nei luoghi di lavoro.”
Il presidente di Matera Franco Stella è rimasto basito di fronte alla notizia della ennesima morte bianca avvenuta all’altezza della stazione di Policoro, quando Carmelo Costanzo è stato travolto dalla macchina operatrice che stava utilizzando sulla linea ferroviaria Sibari-Taranto.
Nella stessa settimana – ha sottolineato Stella – questa provincia ha di fatto annullato il trend positivo relativo alla diminuzione degli infortuni sul luogo di lavoro. Come auspicato nel rapporto Inail 2009 è necessario impegnarsi e fare di più nell’ambito della prevenzione, anche attraverso il potenziamento della rete di sicurezza tra gli enti pubblici. Una azione combinata e coordinata che renderebbe più efficaci le politiche di tutela della salute e della vita dei lavoratori. In linea con questa necessità operativa, confermo sin da ora la mia disponibilità a partecipare a un tavolo emergenza sicurezza, che considerata la gravità dell’accaduto, auspico possa riunirsi subito.”

POLICORO:All’Absolute Cafè è tempo di reggae con il talento tarantino Fido Guido
sabato 29 gennaio ore 22,00

Per l’ultimo appuntamento live della programmazione invernale, l’Absolute Cafè ha deciso di puntare sul reggae del tarantino Fido Guido, che sabato 29 gennaio, dalle ore 22,00, avrà il compito di far ballare il pubblico con i suoi ritmi e le sue canzoni. Da sempre legato alle problematiche sociali della sua terra, Guido ha uno stile inconfondibile e punta molto sulle peculiarità del dialetto tarantino che danno maggiore incisività agli argomenti affrontati nei suoi testi: lavoro, politica, droga, ambiente, emarginazione. Grazie alle sue denuncie ha raggiunto un grande successo soprattutto tra gli abitanti di Taranto, che ne riconoscono la testimonianza di ‘artista impegnato per la sua città’. Vero e proprio fenomeno underground, nell’arco di pochi anni ha raggiunto una notorietà nazionale tra gli amanti del genere. A settembre è uscito l’ultimo singolo “I never”, un inno alla vita scritto e cantato per la prima volta in inglese, anche se il video è girato nella periferia del suo paese. In questa ‘dancehall’ sarà accompagnato da Mujina Crew e dai lucani Respect Sound. Con questa degna conclusione, l’Absolute Cafè, dei fratelli Marco e Carmine Suriano, sospende per un mese la musica live e lavora alla nuova programmazione primaverile che già prevede nuove e interessanti performance. Ingresso libero con consumazione obbligatoria (7 euro). Per info e tavoli: 345.2421971 www.absolutecafe.it.

Su Fido Guido:
Fido Guido comincia a suonare la batteria all'età di dodici anni ma comincerà a dedicarsi al reggae a tempo pieno solo nel 2003, quando inizia a scrivere testi che si occupano prevalentemente di problematiche sociali che spesso i giovani del sud sono costretti ad affrontare. Con la ‘Rozza Sound’ suona in numerosi locali e spazi autogestiti facendo subito parlare di sé. Nel 2004, grazie all’aiuto di Bombhead dei Roots inna Mix, esce il suo primo lavoro, “Patrun'e sotte", che contiene 13 tracce. Inaspettatamente vengono vendute più di 2500 copie. Il che catapulta Guido all’attenzione del panorama reggae. Nascono così numerose partecipazioni altri artisti underground di livello nazionale. Con "Core sus a core" partecipa a "Love University", una raccolta prodotta da Don Ciccioman, la canzone piace molto a Irene la Medica che la suona frequentemente nella trasmissione "Soulsista" su Radio DeeJay. Con "no ne tenime bisogne" invece si inserisce nella compilation "Reggae 4 Ethiopia" prodotta da RaggaMeridionalCrew. Dopodichè saranno numerose le partecipazioni in diverse compilation che lo porteranno tra il 2004 e il 2006 ad aprire i concerti di Capleton, Barrington Levy, General Levy e i salentini Sud Sound System. Nel novembre del 2005 esce il suo secondo cd “Terra di conquista”. Quattordici tracce suonate, scritte e arrangiate, prevalentemente da Guido per la sua stessa etichetta, la Zuingo Comunication, anticipate dal singolo "Fore de cape". Il disco porta Guido a toccare tutte le regioni del territorio nazionale e spopola nelle dance hall italiane. Il suo modo di cantare e narrare ne caratterizza lo stile definito “jonico”, sempre attento alle problematiche politiche e sociali. Attualmente sta lavoro al suo prossimo cd che dovrebbe uscire prima dell'estate.


UGL:”CORDOGLIO PER L’ENNESIMA VITTIMA SUL LAVORO. INDISPENSABILE CHE STILLICIDIO ABBIA FINE”.

In riferimento all’incidente sul lavoro avvenuto stamani in cui è morto decapitato sulla linea ferroviaria Jonica , tra Policoro e Nova Siri ,mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione con altri 4 colleghi, quando è stato travolto, sul binario della linea Sibari - Taranto, da una macchina operatrice adibita a tali interventi,possiamo solo dire con immenso e duro rammarico che l’assenza di una efficace politica sulla sicurezza sul lavoro in questo Paese porta a queste nefaste conseguenze. Siamo stufi di una contabilità che certifica le disgrazie che colpiscono i lavoratori ed è indispensabile che questo stillicidio abbia fine”.
Lo dichiarano congiuntamente in un comunicato stampa Luigi D’Amico ,segretario provinciale di Matera dell’UTL-UGL e Giuseppe Giordano,segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici.
Alla famiglia del lavoratore Carmelo Costanzo di 46 anni di Paola (CS), siamo vicini in un momento tragico e siamo fortemente critici su come si possa oggi ancora morire sul lavoro: basta ai soli proclami e messaggi di cordoglio. Rivolgiamo un corato appello alle Ferrovie dello Stato affinché – continuano gli esponenti dell’UGL - le attività di manutenzione dell’infrastruttura che per la loro natura sono oggettivamente esposte a gravi rischi di incidenti sul lavoro non sia consentito che, in pieno contesto di espansione tecnologica, risultino incontrollati ed inadeguati e si muoia per tali specificità. È necessario,quindi, accelerare affinché si passi dalla teoria alle buone pratiche di prevenzione e di sensibilizzazione con adeguate ed efficaci misure protettive.
Bisogna costringere l’azienda ad una seria presa di coscienza del fatto che occorre mettere in campo azioni incisive per evitare questo stillicidio continuo e drammatico, avviando immediatamente un confronto di merito con i vertici della Rete Ferroviaria Italiana. L'ennesima morte bianca ci fà riflettere ed indignare. Morire così non e' possibile nel terzo millennio. Cosa e' accaduto? Erano state osservate tutte le prescrizioni sulla sicurezza? E’ il terzo incidente mortale che accade nel materano nel giro di poche ore, dopo l’operaio della Valdadige di Matera, ucciso da un cancello che lo aveva travolto durante il turno ed il giovane travolto mentre era intento a lavorare con un mezzo meccanico a S. Paolo Albanese. Essi confermano che l’attenzione per la sicurezza e la prevenzione va rafforzata,anche in questi casi con gli accertamenti rigorosi delle dinamiche che potevano essere evitate. Ci soddisfa – concludono i segretari UGL, D’Amico e Giordano - il piano di rilancio del Mezzogiorno dove il ministro Fitto ha individuato 100 miliardi di euro,ma denunciamo il forte ritardo per non averli ancora utilizzati che avrebbero evitato tali tragedie. Dobbiamo rendere i cittadini del sud non più sudditi ma uomini liberi, investendo in legalità ed infrastrutture e vogliamo ribadire che in Basilicata come in tutto il resto del mezzogiorno, la situazione sulle morti bianche e' diventata insopportabile che dovrebbero farci tutti vergognare”.


Province: nuova giunta a Taranto, esce Italia dei valori. A Florido Attività produttive in attesa di assegnazione a Udc.


Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, a capo di una coalizione di centro sinistra allargata all'Udc, ha annunciato il varo della nuova giunta dopo la verifica con i partiti di maggioranza e l'azzeramento delle deleghe disposto nei giorni scorsi. Dalla maggioranza e' uscita l'Italia dei valori. Florido ha portato da tre a cinque il numero di assessori in quota al Pd e ha conservato la delega alle Attività produttive in attesa di assegnarla ad un esponente dell'Udc.

Salute: alla Basilicata 73 mln euro per tecnologie ospedali. Oggi a Roma incontro fra rappresentanti Regione e Ministero


Ammonta a 73 milioni di euro la dotazione finanziaria per il potenziamento delle tecnologie negli ospedali lucani e per il completamento degli interventi di messa in sicurezza delle strutture, in particolare per il rischio sismico: e' quanto e' emerso oggi, a Roma, nel corso di un incontro tra i rappresentanti della Regione Basilicata e del ministero della Salute. All'incontro hanno partecipato il direttore generale del dipartimento regionale alla salute, Piero Quinto, e il dirigente dell'ufficio programmazione del ministero, Filippo Basso. 

PISTICCI: domani mattina conferenza stampa dei Carabinieri
Domattina 28 gennaio 2011, alle ore 11.00, presso la sala stampa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Matera, è indetta una conferenza stampa nella quale il capitano Pietro Mennone, illustrerà i particolari di operazione svolta nella giornata odierna dal Comando Compagnia CC di Pisticci.

PRC su morte operaio a Policoro
In questi momenti è molto facile abbandonarsi alla retorica e a parole di circostanza. Ma sentiamo  la necessità di esprimere la nostra vicinanza alle famiglie  dell’operaio  Carmelo Costanzo di 46 anni morto oggi a Policoro  Assistiamo da troppo tempo a una sorta di guerra civile , una serie insopportabile di morti e incidenti sul lavoro, rese ancora più fastidiose dalla negligenza che avvertiamo a tutti i livelli verso gli incidenti. Sembra quasi che ci sia un rapporto naturale fra lavoro e morte,   La morte come conseguenza del lavoro, e un vero e proprio crimine , proprio perché il lavoro dovrebbe rappresentare la vita. Le cifre sono impietose, parlano di una guerra civile: più di 12.000 incidenti e più 1.500 morti l’anno accertati, sul nero non si sa nulla.  Tutto questo accade mentre  vi è una gara al massacro tra Marchionne ed il governo ad sottrarre dignità e diritti ai lavoratori mentre l’unico impegno del governo Bunga Bunga oltre  che occuparsi di difendere il Cavaliere assediato dalla sua brama di potere e sesso  , e’  stato quello di ridurre le sanzioni e i controlli alle aziende. Il mondo del lavoro che vive di  solitudine e di precarietà, da oggi si deve mobilitare nel chiedere un potenziamento ed un utilizzo migliore  delle autorità ispettive perché controllino le aziende e le sanzionino, se necessario, PRIMA che avvengano gli infortuni. Occorre sensibilizzare e istruire i lavoratori dei rischi che possono correre, PRIMA che comincino a lavorare. Occorrere cambiare la logica del mercato del lavoro, perché è questa logica, prima di ogni altra cosa, a causare gli infortuni e i morti.
Alla politica , imprenditori, sindacati, invece di piangere  e divomitare inutili fiumi di parole DOPO, dovrebbero avere il coraggio di pretendere prevenzione e protezione dei lavoratori PRIMA !

Frammartino Ottavio

Intesa Assonautica Basilicata con Lega navale italiana.

   Assonautica di Basilicata e sezione di Matera della Lega navale italiana, che opera nel comprensorio appulo-lucano, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a collaborare nella promozione e organizzazione di attività nei settori dei servizi diportistici, di attività didattiche, sportive e di promozione turistica del territorio. L’intesa, della durata quinquennale, è stata siglata dai presidenti di Assonautica, Angelo Tortorelli,  e della Lega navale Marco Pagano. Tra le iniziative di collaborazione individuate figurano il coinvolgimento nelle attività che si svolgono sulla costa jonica, la promozione  di attività di educazione ambientale e sportive ecocompatibili e di ogni altra iniziative, che possa dare visibilità al ruolo delle due associazioni.
“L’intesa con la Lega navale –ha detto il Presidente di Assonautica, Angelo Tortorelli- rafforza  quanto avviato per il coinvolgimento di soggetti privati. La promozione dell’attività diportistica, che è legata a quella delle risorse ambientali e alla cultura del territorio, può portare  valore aggiunto al sistema produttivo, valorizzando anche i centri dell’interno e  i corsi d’acqua di pertinenza’’.

MATERA. Giornata della memoria, Adduce: Un viaggio per non dimenticare


"Alla fine di questo anno scolastico il Comune di Matera organizzerà per alcune classi delle scuole medie un viaggio della memoria in uno dei campi di concentramento che ancora raccontano una delle pagine più tragiche della storia del mondo". Lo ha annunciato il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, intervenendo alla cerimonia di intitolazione della sala consiliare della Provincia di Matera alle vittime del nazifascismo in occasione della Giornata della memoria.
"La città di Matera - ha aggiunto il sindaco - intende difendere con orgoglio la sua storia di città della pace e dei diritti umani e di città che fra le prime del Sud Italia ha saputo reagire con coraggio alla oppressione nazifascista nell'eroica e tragica giornata del 21 settembre del 1943. Anche per queste ragioni la Giornata della memoria, istituita dal Parlamento italiano nel 2000, assume un particolare e forte significato per la nostra città e, pertanto, salutiamo con soddisfazione l'iniziativa organizzata dalla Provincia di Matera. L'Amministrazione comunale intende rafforzare le iniziative di sensibilizzazione, a partire dalle scuole, perché questa pagina tragica della storia mondiale non venga dimenticata, ma, al contrario, serva ad allontanare definitivamente qualsiasi rigurgito razzista e violento e a rinsaldare i valori della democrazia, della libertà, dei diritti umani, della pace sul territorio, nel Paese. Nei prossimi giorni - ha concluso il sindaco Adduce - chiederò alla Giunta comunale di approvare un progetto per organizzare con la scuola un viaggio studio in uno dei campi di concentramento in Europa perché la memoria di quegli anni possa essere vista e toccata con mano e perché possa mettere radici nelle nuove generazioni".
PROVINCIA DI MATERA: Elenco premiati concorso per la Giornata della Memoria




WWF: LIBERATE I FIUMI. SOLO 4 SU 30 IN BUONA SALUTE

Clonare” le buone pratiche per passare dal dissesto idrogeologico alla gestione responsabile dei bacini idrografici. Il censimento dei 600 volontari in un dossier presentato oggi a Roma. Dalla Basilicata una buona notizia: 3 rarissime lontre avvistate in un laghetto a poche centinaia di metri dal Fiume Agri (Foto e filmato sul sito www.wwf.it)

E’ stato uno dei 30 tratti fluviali censiti dal WWF, il fiume Agri nel cuore della Basilicata, a regalare la sorpresa a poche ore dall’evento dedicato dal WWF ai fiumi italiani: 3 splendidi esemplari della rarissima lontra (Lutra lutra) intenti a nutrirsi in un laghetto, sono stati fotografati e filmati da Remo Bartolomei responsabile lontra e coordinatore Liberafiumi 2010 per il WWF Basilicata. E’ accaduto nel cuore del Parco dell’Appennino Lucano, una notizia eccezionale dopo i tragici ritrovamenti dello scorso anno con ben 4 lontre trovate morte. Il nuovo anno lascia dunque ben sperare sia per la specie che per la biodiversità di quel tratto di fiume, catalogato tra quelli più ‘maltrattati’ nella classifica del WWF con 51 depositi abusivi di rifiuti mappati.

Dalla Mappa del WWF i fiumi Melfa, Tagliamento, Angitola e Ciane sono quelli in buono stato. Seguono a metà classifica, in ordine decrescente, torrente Arzino, Taro, Simeto, Biferno, Sangro, Piave, Ippari, Magra, Adda, Ofanto, Oreto, Savio. Chiudono la classifica Volturno, Sagittario-Aterno, Arno, Aniene, Agri, Tevere, Po di primaro e buon ultimo il Chiascio.
Questa in sintesi la ”fotografia” che emerge dal dossier WWF "Fiumi d'Italia" presentata oggi a Roma in un convegno a seguito del censimento LIBERAFIUMI dello scorso maggio che ha coinvolto oltre 600 volontari in tutta Italia per mappare lo stato di una trentina di tratti fluviali italiani. Al convegno, che ha il patrocinio della Provincia di Roma, partecipa anche il Presidente, Nicola Zingaretti .

SINDROME DELL‘ABBANDONO’ PER I FIUMI ITALIANI
Il ritardo politico, istituzionale e culturale nella gestione dei fiumi, unito ad una endemica incapacità di affrontare per tempo e responsabilmente i problemi ambientali sono forse le principali cause per comprendere i mali dei nostri fiumi fotografati dal censimento WWF.
Mali come la canalizzazione e la diffusa infrastrutturazione della rete idrografica, il consumo e l’impermeabilizzazione dei suoli, che dovrebbero essere lasciati all’esondazione naturale, la continua distruzione della vegetazione che cresce lungo le sponde, i progetti di navigazione come ultima scusa per cavare sabbia e ghiaia dal letto dei fiumi, l’aumento e la diversificazione degli usi dell’acqua, fino ad usarla in maniera indiscriminata per la neve artificiale.
A questo si aggiunga un devastante incremento dei piccoli impianti idroelettrici, incentivati con i fondi per le energie rinnovabili, soprattutto sull’arco alpino dove si tende a non “perdere” un goccio d’acqua, a scapito del minimo deflusso vitale e con buona pace per chi sta a valle.
Ma anche l’agricoltura, la florovivaistica e la zootecnia producono impatti ambientali estremamente pesanti ai corsi d’acqua e alle falde in molte parti del Paese, come nella media pianura padana tra l’Oglio, il Po e il Mincio o nella piana dell’Arno nel pistoiese.
Gli eccessivi prelievi d’acqua per i differenti usi, spesso scoordinati tra loro hanno stravolto i regimi naturali dei corsi d’acqua, enfatizzando i fenomeni estremi (magre e piene) ai quali, recentemente, si sono aggiunte le conseguenze dei cambiamenti climatici.
Nel rapporto appena ultimato dall’Agenzia europea per l’ambiente si conferma, infatti, come tra il 1998 e il 2009 i disastri naturali hanno causato in Europa poco meno di 100 mila morti, hanno colpito 11 milioni di persone e hanno prodotto danni per 150 miliardi di euro.


I PESCI ITALIANI PARLANO ‘TROPPE’ LINGUE
In questa generale situazione di vulnerabilità degli ecosistemi acquatici negli ultimi anni si è avuto un aumento delle specie alloctone (che non sono tipiche di quell’ambiente) di animali e piante che hanno ulteriormente contribuito ad impoverire la biodiversità originaria e ad alterare gli habitat. La “lista rossa” delle specie di pesci italiane mostra una situazione allarmante un po’ per tutte, in particolare per lo Storione, lo Storione ladano e la Lampreda di fiume, che in Italia sono considerate praticamente estinte. Ma anche pesci apparentemente comuni come l’Anguilla, il Triotto, la Tinca, il Luccio, la Scardola e il Latterino da pochi anni sono considerati “quasi a rischio” e sembrano proseguire il loro trend negativo anche dai dati raccolti dal censimento WWF. Di contro aumentano le specie aliene che, grazie alla vulnerabilità crescente degli ecosistemi fluviali e alle infelici immissioni, continuano a diffondersi: è il caso dell’Abramide, del Siluro, della Pseudorasbora, del Cobite di stagno orientale, che si sono aggiunte alle numerose già presenti e “naturalizzate”, come il Persico sole, il Persico trota, il Pesce gatto, la Gambusia, il Lucioperca, il Carassio, la Trota iridea e tanti altri. In totale gli studi identificano almeno 112 specie faunistiche alloctone, tra invertebrati e vertebrati, presenti nel nostro Paese.

LA ‘COSTANTE’ DEI FIUMI: LE DISCARICHE
Un capitolo del dossier è poi dedicato alle discariche abusive di rifiuti ritrovate lungo tutti i tratti censiti. Solo sul Volturno ne sono stati rilevati 65, mentre sull’Agri (Basilicata) erano 51 i depositi di rifiuti, mentre 25 sul Sangro (Abruzzo) o 24 sull’Ofanto (Puglia). Dei tratti fluviali censiti dal WWF ben 12 sono interessati da depositi o presenza di eternit; nel fiume Volturno delle 65 discariche rilevate oltre la metà contenevano amianto.

Per passare dal dissesto idrogeologico alla gestione responsabile dei bacini idrografici il WWF ha elaborato alcune proposte concrete.


RINATURAZIONE: PER TRASFORMARE ‘BOMBE A OROLOGERIA’ IN AMBIENTI SANI E SICURI
la vera risposta per diminuire i danni provocati da frane e esondazioni sempre più frequenti è la rinaturazione dei corsi d’acqua per ripristinare le caratteristiche ambientali e la funzionalità ecologica degli ecosistemi, perché solo un ambiente sano può reagire adeguatamente ad alluvioni, siccità e frane dissesto idrogeologico.
Per fare questo occorre ripristinare la qualità dell’acqua, ridurre le opere idrauliche di sfruttamento e difesa restituendo spazio al fiume (anche attraverso delocalizzazioni e modifiche urbanistiche innovative), ristabilendo le dinamiche geomorfologiche fluviali (riequilibrio nel trasporto di sedimenti, possibilità di divagare e di esondare in modo diffuso, ripristino di un regime idrologico più prossimo a quello naturale) e di corridoio ecologico ( riqualificazione della vegetazione della fascia riparia e del corridoio fluviale…).

DOVE TROVARE I FONDI:
Al di là di un necessario aumento delle disponibilità da parte del Governo, si dovrebbero poter utilizzare molte risorse che sono presenti sul territorio e che già, in teoria, dovrebbero essere utilizzate per far fronte al dissesto idrogeologico o per favorire la riqualificazione dei bacini idrografici. Le principali sono quelle derivanti dai canoni per l’uso dell’acqua, che, sebbene spesso troppo bassi, derivano dalla produzione idroelettrica,dalle ’attività agricole, dalle concessioni per la captazione di acque minerali e termali, dalle concessioni dei diritti di pesca, dalle concessioni per il demanio idrico…. Solo da un uso intelligente e coordinato di queste risorse si avrebbero sufficienti risorse per un serio cambio di rotta.

5 BUONE PRATICHE PER AIUTARE I FIUMI, TUTTE DA “CLONARE”:
Il WWF avanza una serie di proposte sulla scorta di una serie di esperienze e buone pratiche in atto tra cui:

RIFORESTAZIONE DEL PO NEL MANTOVANO
La Provincia di Mantova, dal 2007, ha attivato la forestazione a scopo ecologico e naturalistico delle zone di demanio idrico nelle golene del Po, anche a seguito delle proposte avanzate dopo il censimento WWF sul Po del 2001. I fondi occorrenti per piantumare i 1.000 ettari scopo del progetto derivano in buona parte da "10.0000 ettari di nuovi boschi e Sistemi Verdi multifunzionali della Regione Lombardia. Il primo intervento denominato "Isola Rodi" si è concluso nel 2009 con l'impianto di 60.000 piante su circa 50 ettari di superficie; i restanti interventi sono in corso di realizzazione e prevedono l'impianto di ulteriori 180.000 piante. E con la richiesta di concessione di altre aree, il progetto sta proseguendo, un patrimonio da lasciare alle generazioni future.


DARE SPAZIO AL FIUME: IL PROGETTO SULL’ESINO NELLE MARCHE
Il fiume Esino all’interno della Riserva Naturale oasi WWF Ripa Bianca è spesso soggetto da ripetute inondazioni che interessano prevalentemente i terreni agricoli limitrofi il fiume.
Il progetto della Riserva, che rappresenta una delle più importanti zone umide delle Marche, per gestire le esondazioni prevede di trasformare i terreni agricoli in un’area dove il fiume possa scorrere liberamente ritrovando i suoi spazi naturali nei momenti alluvionali, potenziando così la funzionalità ecologica dell'area e riducendo il rischio per le zone più a valle.

EDUCAZIONE AMBIENTALE LUNGO L’ANIENE
Nel 2005 il WWF Lazio con il contributo e la collaborazione della Provincia di Roma, ha avviato un programma per la conoscenza e valorizzazione del fiume Aniene. Il progetto ha prodotto un programma di educazione ambientale per la conoscenza dell’ecosistema fluviale da parte delle scuole elementari con lo svolgimento di un laboratorio didattico lungo il fiume. Sono stati poi redatti due manuali di educazione ambientale, destinati ad insegnanti ed alunni da promuovere anche in altri comuni della media valle dell’Aniene, in cui sono riportate le testimonianze più interessanti dell’esperienza educativa condotta dai ragazzi di Subiaco.

ECO-CERTIFICAZIONE EUROPEA DELL’IDROELETTRICO
Il problema della diffusione indiscriminata dell’idroelettrico può, almeno in parte, essere affrontato da una certificazione che tenga conto dei bacini idrografici su cui insistono queste attività. Il progetto europeo CH2OICE, al quale partecipa il WWF Italia, promuove adeguati criteri per il “bollino verde” ai sistemi idroelettrici che rispettano il più possibile l’integrità del bacino idrografico in tutte le sue componenti ambientali. E’ stata così sviluppata, con il contributo di esperti provenienti da 5 paesi europei (Italia, Slovenia, Francia, Slovacchia e Spagna), una metodologia di certificazione tecnicamente ed economicamente fattibile per la produzione di energia idroelettrica che, da una parte, consenta ai produttori di verificare volontariamente la compatibilità dei loro impianti con il buono stato ecologico dei corsi d’acqua interessati, dall’altra, permetta agli enti pubblici e agli utilizzatori finali di verificare l’effettiva sostenibilità ambientale dell’energia prodotta. Il lancio ufficiale a livello europeo di questo marchio di certificazione avverrà il 25 febbraio a Roma (www.ch2oice.eu).

CONSERVAZIONE DELLA TROTA MARMORATA NELL’ADDA
Un programma di conservazione della trota marmorata è stato avviato già dal 1999 sul fiume Adda grazie alla collaborazione delle Province di Lodi, Cremona con l’associazione Spinning Club Italia ed altre associazioni locali. Dopo aver raccolto dati sulla popolazione e lo stato dell’habitat sono state realizzate azioni per recuperare le uova del pregiato pesce durante le asciutte invernali per farle sviluppare in incubatoi della Provincia e poi reintrodurre gli avanotti nel periodo adeguato . In questo modo è stato possibile salvaguardare un’importante popolazione di questa specie endemica del nord Italia


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